L'art. 1 l. 212/2000 impone agli Enti locali di adeguare i propri atti normativi alle norme dello statuto dei diritti del contribuente. Il lavoro, dopo aver analizzato gli spazi e i limiti che incontra il potere regolamentare dei Comuni e delle Province in ordine all'attuazione dello statuto dei diritti del contribuente, si sofferma sui problemi sollevati dall'introduzione dell'interpello nella fiscalità locale. Riconosciuta l'utilizzabilità di tale strumento nei rapporti tra contribuenti ed enti locali, l'A. si chiede se le disposizioni contenute nel decreto del Ministero delle Finanze del 26 aprile 2001 possano o meno trovare applicazione per i tributi locali anche in mancanza di specifiche disposizioni regolamentari da parte dei Comuni e delle Province.
Lo statuto dei diritti del contribuente e l'interpello nell'ordinamento tributario degli enti territoriali
URICCHIO, Antonio Felice
2001-01-01
Abstract
L'art. 1 l. 212/2000 impone agli Enti locali di adeguare i propri atti normativi alle norme dello statuto dei diritti del contribuente. Il lavoro, dopo aver analizzato gli spazi e i limiti che incontra il potere regolamentare dei Comuni e delle Province in ordine all'attuazione dello statuto dei diritti del contribuente, si sofferma sui problemi sollevati dall'introduzione dell'interpello nella fiscalità locale. Riconosciuta l'utilizzabilità di tale strumento nei rapporti tra contribuenti ed enti locali, l'A. si chiede se le disposizioni contenute nel decreto del Ministero delle Finanze del 26 aprile 2001 possano o meno trovare applicazione per i tributi locali anche in mancanza di specifiche disposizioni regolamentari da parte dei Comuni e delle Province.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.