Il fenomeno del turnover manageriale è stato ampiamente indagato in letteratura con riferimento alla figura dell’amministratore delegato (AD) che, in quanto responsabile della definizione e del coordinamento delle strategie aziendali, è considerato un indicatore chiave della qualità del sistema di corporate governance. La rilevanza dell’amministratore delegato è particolarmente evidente nello scenario dei mercati quotati, dove l’annuncio della sua sostituzione rientra tra gli eventi price-sensitive. Il turnover dell’AD, contemplando una rivisitazione delle regole di governance dell’intera organizzazione, costituisce un importante momento di discontinuità per tutte le tipologie aziendali, in grado di indurre, se non correttamente gestito, stati di default aziendale. Nelle imprese familiari, tuttavia, tale processo presenta criticità, specificità e implicazioni che possono essere anche molto differenti rispetto alle imprese non familiari. Tra queste, la scelta tra un AD appartenente (insider) o non appartenente (outsider) alla famiglia di controllo rappresenta un tema assai complesso e delicato per via della tendenza dei family businesses a rinunciare alla professionalità di AD outsider al solo fine di preservare il carattere familiare della proprietà e della governance. Con riferimento alle società quotate presso la Borsa Italiana S.p.A., il volume esplora, da un lato, eventuali divergenze nella reazione del mercato finanziario a seguito dell’avvicendamento dell’AD a favore di un componente insider o outsider nelle società familiari; dall’altro, l’influenza che la struttura di governance, familiare o non familiare, è in grado di esercitare sul rendimento dei titoli azionari in sede di turnover manageriale.
L’effetto annuncio del turnover dell'amministratore delegato. Un confronto fra imprese familiari e non familiari italiane quotate
Simona Ranaldo
2023-01-01
Abstract
Il fenomeno del turnover manageriale è stato ampiamente indagato in letteratura con riferimento alla figura dell’amministratore delegato (AD) che, in quanto responsabile della definizione e del coordinamento delle strategie aziendali, è considerato un indicatore chiave della qualità del sistema di corporate governance. La rilevanza dell’amministratore delegato è particolarmente evidente nello scenario dei mercati quotati, dove l’annuncio della sua sostituzione rientra tra gli eventi price-sensitive. Il turnover dell’AD, contemplando una rivisitazione delle regole di governance dell’intera organizzazione, costituisce un importante momento di discontinuità per tutte le tipologie aziendali, in grado di indurre, se non correttamente gestito, stati di default aziendale. Nelle imprese familiari, tuttavia, tale processo presenta criticità, specificità e implicazioni che possono essere anche molto differenti rispetto alle imprese non familiari. Tra queste, la scelta tra un AD appartenente (insider) o non appartenente (outsider) alla famiglia di controllo rappresenta un tema assai complesso e delicato per via della tendenza dei family businesses a rinunciare alla professionalità di AD outsider al solo fine di preservare il carattere familiare della proprietà e della governance. Con riferimento alle società quotate presso la Borsa Italiana S.p.A., il volume esplora, da un lato, eventuali divergenze nella reazione del mercato finanziario a seguito dell’avvicendamento dell’AD a favore di un componente insider o outsider nelle società familiari; dall’altro, l’influenza che la struttura di governance, familiare o non familiare, è in grado di esercitare sul rendimento dei titoli azionari in sede di turnover manageriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.