Aim of this work is a framework for the use of Augmented Reality in cultural communication, especially for mobile use. After an introduction on the use of AR in in-door and out-door solutions, with some of the most significant international trials, we analyze briefly the potential of BlippAR, variant of AR already used in marketing field, and Google Glass that promises to transform the world we live in an “augmented” world . The analysis moves to applications made in Italy, starting from i-MiBAC Voyager to arrive at some applications such as Tuscany+, PugliaReality+ and app produced by Roma Capitale for the historic gardens of Rome. Displaying additional contents to monuments, sites, works of art and artifacts, the AR helps to captivate users and to interest them to contents, into a kind of multimedia exhibition focuses on edutaintment and learning by consuming.

Obiettivo di questo lavoro è un inquadramento sull’uso della Augmented Reality nella comunicazione culturale, soprattutto per la fruizione in mobilità. Dopo un’introduzione sull’uso dell’AR in soluzioni in door e out door, con alcune delle più significative sperimentazioni internazionali, si analizzano brevemente le potenzialità del BlippAR, variante dell’AR già in uso nel campo del marketing, e dei Google Glass, che promettono di trasformare il mondo in cui viviamo in un mondo “aumentato”. L’analisi si sposta alle applicazioni prodotte in Italia, partendo da i-MiBAC Voyager per approdare ad alcune applicazioni come Tuscany+, PugliaReality+ e le app prodotte da Roma Capitale per i giardini storici di Roma. Con la visualizzazione di elementi aggiuntivi a monumenti, luoghi, opere d’arte e manufatti, l’AR contribuisce a affascinare l’utente e a interessarlo al contenuto, in una sorta di allestimento multimediale incentrato sulla filosofia dell’edutaintment e del learning by consuming.

La realtà aumentata e le app culturali in Italia: storie da un matrimonio in mobilità

BONACINI E
2014-01-01

Abstract

Aim of this work is a framework for the use of Augmented Reality in cultural communication, especially for mobile use. After an introduction on the use of AR in in-door and out-door solutions, with some of the most significant international trials, we analyze briefly the potential of BlippAR, variant of AR already used in marketing field, and Google Glass that promises to transform the world we live in an “augmented” world . The analysis moves to applications made in Italy, starting from i-MiBAC Voyager to arrive at some applications such as Tuscany+, PugliaReality+ and app produced by Roma Capitale for the historic gardens of Rome. Displaying additional contents to monuments, sites, works of art and artifacts, the AR helps to captivate users and to interest them to contents, into a kind of multimedia exhibition focuses on edutaintment and learning by consuming.
2014
Obiettivo di questo lavoro è un inquadramento sull’uso della Augmented Reality nella comunicazione culturale, soprattutto per la fruizione in mobilità. Dopo un’introduzione sull’uso dell’AR in soluzioni in door e out door, con alcune delle più significative sperimentazioni internazionali, si analizzano brevemente le potenzialità del BlippAR, variante dell’AR già in uso nel campo del marketing, e dei Google Glass, che promettono di trasformare il mondo in cui viviamo in un mondo “aumentato”. L’analisi si sposta alle applicazioni prodotte in Italia, partendo da i-MiBAC Voyager per approdare ad alcune applicazioni come Tuscany+, PugliaReality+ e le app prodotte da Roma Capitale per i giardini storici di Roma. Con la visualizzazione di elementi aggiuntivi a monumenti, luoghi, opere d’arte e manufatti, l’AR contribuisce a affascinare l’utente e a interessarlo al contenuto, in una sorta di allestimento multimediale incentrato sulla filosofia dell’edutaintment e del learning by consuming.
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