Alla luce delle problematiche che i vecchi modelli di business hanno creato diviene indispensabile un ripensamento etico delle scelte individuali, politiche e imprenditoriali per giungere effettivamente a garantire la futura sostenibilità ambientale e umana dei meccanismi di produzione e consumo. La Business Ethics è spesso al centro del dibattito culturale e aziendale dinanzi al crescente aumento dell’allarme per i potenziali rischi per il pianeta di proseguire in una industrializzazione selvaggia, dell’attenzione ecologista dei consumatori, nonché del dirigismo degli Stati. Alla luce dei mutati scenari ambientali e delle tante e irrisolte problematiche, foriere di tensioni e conflitti sociali in atto, ci si interroga sul ruolo e sulla funzione attribuiti all’impresa, non solo nel contesto sociale contingente, ma sull’eventuale mutamento degli equilibri e delle finalità del micro e macrosistema economico. I due campi tradizionalmente ostili dell’economia e dell’etica vanno definitivamente conciliati in una prospettiva generale e riteniamo che il consenso internazionale su eventuali regole comuni e su standard comportamentali può scaturire esclusivamente da una convergenza sui principi primi, sui valori e sugli scopi ampiamente condivisi, a seguito di una discussione aperta e pubblica. In due parole, da “accordi etici” che, una volta raggiunti, validati e consolidati, potranno divenire oggetto di autoregolamentazione e fonte di responsabilità sociale Se si aprirà spazio e libertà alla dinamica consensuale, coordinata attraverso sistemi valoriali universalizzabili e collettivizzabili, se si formerà spontaneamente un’etica pubblica per la società globalizzata, un autogoverno orientato da massime di oggettivo rilievo, se le imprese e i consumatori da un ruolo passivo cominceranno ad avere un ruolo attivo, si costruiranno le fondamenta di una giustizia al contempo distributiva e retributiva meglio che con qualunque imposizione calata dall’alto Le tappe salienti di tale procedura possono individuarsi in quattro livelli di operatività: • l’individuazione di un tessuto di valori (minima moralia) che servano ad individuare il senso di una morale comunemente condivisa. • l’adozione di codici di comportamento interni all’azienda che rendano operativi tali principi; • l’adozione di politiche del personale e sviluppo integrato del management che servano a interiorizzare con procedure interne le norme operative stabilite nei codici di comportamento; • l’adozione di procedure di comunicazione, rilevazione e rendicontazione che consentano di esteriorizzare i comportamenti dell’impresa Da tale processo deriva un modello di procedura etica che ha in sé i requisiti della globalità e dell’universalità e costituisce l’incrocio trasversale, oltre che con le culture dei diversi soggetti coinvolti, con le legislazioni dei vari Stati. Proprio in tale ambito dovrebbe instaurarsi il ruolo propulsivo dell’impresa, nella istituzione e rispetto di una base di valori minimi universalmente accettati, a partire dai quali potrebbero essere sviluppate le prassi eticamente/socialmente responsabili orientate alla sostenibilità.
Nuove etiche d'impresa per la sostenibilità
Sabrina Spallini
2023-01-01
Abstract
Alla luce delle problematiche che i vecchi modelli di business hanno creato diviene indispensabile un ripensamento etico delle scelte individuali, politiche e imprenditoriali per giungere effettivamente a garantire la futura sostenibilità ambientale e umana dei meccanismi di produzione e consumo. La Business Ethics è spesso al centro del dibattito culturale e aziendale dinanzi al crescente aumento dell’allarme per i potenziali rischi per il pianeta di proseguire in una industrializzazione selvaggia, dell’attenzione ecologista dei consumatori, nonché del dirigismo degli Stati. Alla luce dei mutati scenari ambientali e delle tante e irrisolte problematiche, foriere di tensioni e conflitti sociali in atto, ci si interroga sul ruolo e sulla funzione attribuiti all’impresa, non solo nel contesto sociale contingente, ma sull’eventuale mutamento degli equilibri e delle finalità del micro e macrosistema economico. I due campi tradizionalmente ostili dell’economia e dell’etica vanno definitivamente conciliati in una prospettiva generale e riteniamo che il consenso internazionale su eventuali regole comuni e su standard comportamentali può scaturire esclusivamente da una convergenza sui principi primi, sui valori e sugli scopi ampiamente condivisi, a seguito di una discussione aperta e pubblica. In due parole, da “accordi etici” che, una volta raggiunti, validati e consolidati, potranno divenire oggetto di autoregolamentazione e fonte di responsabilità sociale Se si aprirà spazio e libertà alla dinamica consensuale, coordinata attraverso sistemi valoriali universalizzabili e collettivizzabili, se si formerà spontaneamente un’etica pubblica per la società globalizzata, un autogoverno orientato da massime di oggettivo rilievo, se le imprese e i consumatori da un ruolo passivo cominceranno ad avere un ruolo attivo, si costruiranno le fondamenta di una giustizia al contempo distributiva e retributiva meglio che con qualunque imposizione calata dall’alto Le tappe salienti di tale procedura possono individuarsi in quattro livelli di operatività: • l’individuazione di un tessuto di valori (minima moralia) che servano ad individuare il senso di una morale comunemente condivisa. • l’adozione di codici di comportamento interni all’azienda che rendano operativi tali principi; • l’adozione di politiche del personale e sviluppo integrato del management che servano a interiorizzare con procedure interne le norme operative stabilite nei codici di comportamento; • l’adozione di procedure di comunicazione, rilevazione e rendicontazione che consentano di esteriorizzare i comportamenti dell’impresa Da tale processo deriva un modello di procedura etica che ha in sé i requisiti della globalità e dell’universalità e costituisce l’incrocio trasversale, oltre che con le culture dei diversi soggetti coinvolti, con le legislazioni dei vari Stati. Proprio in tale ambito dovrebbe instaurarsi il ruolo propulsivo dell’impresa, nella istituzione e rispetto di una base di valori minimi universalmente accettati, a partire dai quali potrebbero essere sviluppate le prassi eticamente/socialmente responsabili orientate alla sostenibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.