Il saggio si propone di analizzare …e ora parliamo di Kevin, film britannico di Lynne Ramsay del 2011, evidenziando la duplice concezione di paura che vi è rappresentata. La prima accezione, latente nell’intera narrazione, è una paura privata e individuale, che si trasforma gradualmente in un terrore invisibile ma inevitabile: sfruttando un escamotage classico del cinema horror, il lungometraggio di Ramsay sviluppa quindi il tema della progenie malefica in un contesto quotidiano e realizzabile. La seconda, circoscritta nel finale ma evocata da espedienti estetici come il montaggio ed il colore, riguarda invece una dimensione più propriamente collettiva e generalizzata, nata dalle tragiche stragi scolastiche che affollano la cronaca contemporanea.
...E ora parliamo di Kevin. La paura tra individualità e immaginario
Landrini, Gabriele
2018-01-01
Abstract
Il saggio si propone di analizzare …e ora parliamo di Kevin, film britannico di Lynne Ramsay del 2011, evidenziando la duplice concezione di paura che vi è rappresentata. La prima accezione, latente nell’intera narrazione, è una paura privata e individuale, che si trasforma gradualmente in un terrore invisibile ma inevitabile: sfruttando un escamotage classico del cinema horror, il lungometraggio di Ramsay sviluppa quindi il tema della progenie malefica in un contesto quotidiano e realizzabile. La seconda, circoscritta nel finale ma evocata da espedienti estetici come il montaggio ed il colore, riguarda invece una dimensione più propriamente collettiva e generalizzata, nata dalle tragiche stragi scolastiche che affollano la cronaca contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.