“La pornografia in Italia [si è] affermata con quei tempi e in quel modo non solo scavalcando le resistenze della Chiesa ma anche, e in parte, in conseguenza (certamente non voluta) delle sue scelte”: con questa citazione di Peppino Ortoleva, tratta dal suo celebre libro Il secolo dei media (p. 181), si conclude l’ultimo, ricchissimo, volume di Tomaso Subini, La via italiana alla pornografia. Cattolicesimo, sessualità e cinema (1948-1986). Muovendosi proprio a partire dalle riflessioni di Ortoleva, con cui stringe un debito fin dalle prime pagine, lo studioso si pone il difficile scopo di delineare il percorso specificatamente italiano che ha permesso alla pornografia di massa di emergere, di imporsi e, almeno parzialmente, di legittimarsi, grazie anche e soprattutto al ruolo determinante svolto dal cattolicesimo.
Dal controllo alla caduta. Tomaso Subini, La via italiana alla pornografia. Cattolicesimo, sessualità e cinema (1948-1986), Le Monnier, Firenze 2021
Landrini, Gabriele
2021-01-01
Abstract
“La pornografia in Italia [si è] affermata con quei tempi e in quel modo non solo scavalcando le resistenze della Chiesa ma anche, e in parte, in conseguenza (certamente non voluta) delle sue scelte”: con questa citazione di Peppino Ortoleva, tratta dal suo celebre libro Il secolo dei media (p. 181), si conclude l’ultimo, ricchissimo, volume di Tomaso Subini, La via italiana alla pornografia. Cattolicesimo, sessualità e cinema (1948-1986). Muovendosi proprio a partire dalle riflessioni di Ortoleva, con cui stringe un debito fin dalle prime pagine, lo studioso si pone il difficile scopo di delineare il percorso specificatamente italiano che ha permesso alla pornografia di massa di emergere, di imporsi e, almeno parzialmente, di legittimarsi, grazie anche e soprattutto al ruolo determinante svolto dal cattolicesimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.