Il celebre discorso pasoliniano dell'"Io so" (cfr. "Il romanzo delle stragi") ha un canone ipotetico, dato dal fatto che il "corsaro" ammette di sapere, ma di non avere le prove e "nemmeno gli indizi". Pasolini riconosce il carattere "astratto" della sua requisitoria, rimarcando il carattere imperfetto, screziato, abduttivo della conoscenza a cui lo scrittore può ambire. L'intellettuale è in perenne ricerca e la sua interpretazione è aperta, in progress, rifuggendo ogni conclusione definitiva.

“Io so. Ma non ho le prove”. Iconismo, abduzione, fallibilismo nella scrittura “corsara” di Pasolini

Altamura G
2008-01-01

Abstract

Il celebre discorso pasoliniano dell'"Io so" (cfr. "Il romanzo delle stragi") ha un canone ipotetico, dato dal fatto che il "corsaro" ammette di sapere, ma di non avere le prove e "nemmeno gli indizi". Pasolini riconosce il carattere "astratto" della sua requisitoria, rimarcando il carattere imperfetto, screziato, abduttivo della conoscenza a cui lo scrittore può ambire. L'intellettuale è in perenne ricerca e la sua interpretazione è aperta, in progress, rifuggendo ogni conclusione definitiva.
2008
9788882314699
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/421676
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact