Oriana Fallaci si è sempre sottratta a qualsiasi discorso che considerasse la donna come “una fauna speciale”. Sin dagli esordi, la Fallaci ha imparato a confrontarsi e competere senza complessi di inferiorità con i colleghi uomini, assumendo una gestualità che sembra talora mutuare atteggiamenti e strategie “virili” per farsi largo in una società, quella italiana degli anni Cinquanta e Sessanta, in cui la donna è ancora relegata in nicchie professionali ben circoscritte. Se la giornalista ha fornito un contributo alla causa femminile, lo ha fatto del resto attraverso l’eccezionalità del suo impegno di giornalista e di “scrittore” (al maschile come pretendeva di essere definita).
“Penelope va alla guerra”. Sul femminismo “mancato” di Oriana Fallaci
Altamura G
2019-01-01
Abstract
Oriana Fallaci si è sempre sottratta a qualsiasi discorso che considerasse la donna come “una fauna speciale”. Sin dagli esordi, la Fallaci ha imparato a confrontarsi e competere senza complessi di inferiorità con i colleghi uomini, assumendo una gestualità che sembra talora mutuare atteggiamenti e strategie “virili” per farsi largo in una società, quella italiana degli anni Cinquanta e Sessanta, in cui la donna è ancora relegata in nicchie professionali ben circoscritte. Se la giornalista ha fornito un contributo alla causa femminile, lo ha fatto del resto attraverso l’eccezionalità del suo impegno di giornalista e di “scrittore” (al maschile come pretendeva di essere definita).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.