Nel 1957, Carosello viene trasmesso per la prima volta in televisione. Il programma-contenitore ospita volti noti al pubblico italiano, assoldando attori, cantanti, presentatori, vallette o atleti, trasformati per l’occasione in testimonial. Con questo termine si identificano tutte quelle personalità che prestano la loro immagine a una marca, con l’intento di promuovere un prodotto. Senza alcuna pretesa di esaustività, il presente contributo si propone di tracciare una primissima mappatura del fenomeno del testimonial in Carosello. Una prima parte del saggio, di natura più generale, tenterà di abbozzare un primo quadro ad ampio raggio, con lo scopo di restituire la ricchezza e la mutevolezza del fenomeno. Una seconda parte, focalizzata su singoli studi di caso, proverà invece ad applicare quanto emerso in precedenza ad alcuni grandi nomi della commedia all’italiana, scelti perché particolarmente significativi, in ragione sia della loro particolare immagine, sia del differente legame stretto con Carosello. Alberto Sordi, Vittorio Gassman e in particolare Ugo Tognazzi e Nino Manfredi, oltre a essere più noti rispetto alla grande maggioranza dei testimonial del tempo, adottano diverse posizioni nei confronti dei caroselli, ergendosi oggi a perfetti casi di studio.
Quando gli attori si scoprirono testimonial. Il divismo nei caroselli italiani
Landrini, Gabriele
2022-01-01
Abstract
Nel 1957, Carosello viene trasmesso per la prima volta in televisione. Il programma-contenitore ospita volti noti al pubblico italiano, assoldando attori, cantanti, presentatori, vallette o atleti, trasformati per l’occasione in testimonial. Con questo termine si identificano tutte quelle personalità che prestano la loro immagine a una marca, con l’intento di promuovere un prodotto. Senza alcuna pretesa di esaustività, il presente contributo si propone di tracciare una primissima mappatura del fenomeno del testimonial in Carosello. Una prima parte del saggio, di natura più generale, tenterà di abbozzare un primo quadro ad ampio raggio, con lo scopo di restituire la ricchezza e la mutevolezza del fenomeno. Una seconda parte, focalizzata su singoli studi di caso, proverà invece ad applicare quanto emerso in precedenza ad alcuni grandi nomi della commedia all’italiana, scelti perché particolarmente significativi, in ragione sia della loro particolare immagine, sia del differente legame stretto con Carosello. Alberto Sordi, Vittorio Gassman e in particolare Ugo Tognazzi e Nino Manfredi, oltre a essere più noti rispetto alla grande maggioranza dei testimonial del tempo, adottano diverse posizioni nei confronti dei caroselli, ergendosi oggi a perfetti casi di studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.