L'Italia e la questione della libera circolazione delle persone nello spazio comunitario (1947-1997)

Il saggio indaga sull’atteggiamento del governo italiano in merito alla questione della libera circolazione delle persone all’interno dello spazio comunitario europeo, dai primi vagiti del processo di integrazione, in cui il problema sembrò riguardare esclusivamente i lavoratori, fino agli anni Ottanta e Novanta, quando la questione si allargò a tutte le persone e culminò con la firma, nel 1985, della Convenzione di Schengen. L’Italia aderì alla Convenzione nel 1990, accogliendo favorevolmente gli obiettivi dell’accordo, che consistevano nel favorire la libera circolazione dei cittadini e la lotta alla criminalità all’interno del cosiddetto Spazio Schengen, mediante l’abolizione dei controlli alle frontiere interne tra gli Stati partecipanti e la costituzione di un sistema comune di controllo alle frontiere esterne.