Scopo del saggio è quello di approfondire il legame, profondo e durevole, fra Moro, l’Università di Bari e la Puglia. Il futuro statista democristiano conseguì, nell’ateneo barese, la laurea in Giurisprudenza, nel 1938, dando avvio, nel mese di novembre di quello stesso anno, alla sua carriera accademica, che lo avrebbe portato a diventare professore ordinario in Diritto penale nel 1951. Nel frattempo, ebbe inizio anche la sua carriera politica, sancita dalla elezione all’Assemblea costituente, nel 1946, nel collegio Bari-Foggia, che sarebbe rimasta sempre la sua base elettorale, a riprova del legame strettissimo esistente con la Puglia e con il suo capoluogo in particolare. Allo stesso modo, Moro seppe conservare, anche negli anni del suo impegno politico e istituzionale, un rapporto privilegiato con l’Università di Bari, testimoniato dalla grande attenzione, dimostrata dallo statista pugliese, alle esigenze di crescita didattica, scientifica e amministrativa dell’ateneo barese. La tragica morte di Moro fu vissuta con sgomento e incredulità anche a Bari e nella sua Università. La reazione della comunità accademica barese fu unanime: una reazione composta e ragionata, che anticipò una ricca serie di iniziative dirette a commemorare, studiare e approfondire la figura politica e l’attività di Moro come studioso e docente.
Aldo Moro e l'Università degli Studi di Bari. Note e documenti
IMPERATO F
2016-01-01
Abstract
Scopo del saggio è quello di approfondire il legame, profondo e durevole, fra Moro, l’Università di Bari e la Puglia. Il futuro statista democristiano conseguì, nell’ateneo barese, la laurea in Giurisprudenza, nel 1938, dando avvio, nel mese di novembre di quello stesso anno, alla sua carriera accademica, che lo avrebbe portato a diventare professore ordinario in Diritto penale nel 1951. Nel frattempo, ebbe inizio anche la sua carriera politica, sancita dalla elezione all’Assemblea costituente, nel 1946, nel collegio Bari-Foggia, che sarebbe rimasta sempre la sua base elettorale, a riprova del legame strettissimo esistente con la Puglia e con il suo capoluogo in particolare. Allo stesso modo, Moro seppe conservare, anche negli anni del suo impegno politico e istituzionale, un rapporto privilegiato con l’Università di Bari, testimoniato dalla grande attenzione, dimostrata dallo statista pugliese, alle esigenze di crescita didattica, scientifica e amministrativa dell’ateneo barese. La tragica morte di Moro fu vissuta con sgomento e incredulità anche a Bari e nella sua Università. La reazione della comunità accademica barese fu unanime: una reazione composta e ragionata, che anticipò una ricca serie di iniziative dirette a commemorare, studiare e approfondire la figura politica e l’attività di Moro come studioso e docente.File | Dimensione | Formato | |
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