Ignazio Grattagliano, Giuseppe Mininni Introduzione Fin dalle sue origini più remote nel tardo ‘800, la psicologia scientifica ha esibito una forte tendenza a orientare le sue pratiche di indagine non soltanto verso una comprensione più approfondita della natura umana, ma anche verso l’impegno a consolidarne la dignità, mirando a sostenere le aspirazioni delle persone alla loro autorealizzazione in condizioni di benessere soggettivo e, possibilmente, collettivo. In questa direzione sono orientati tutti i capitoli di questo libro che sono proposti da ricercatrici e ricercatori afferenti al Centro Interdipartimentale di Psicologia Applicata in Ambito Medico, Economico, Giuridico e Ambientale (CIPSAIMEGA). Si tratta di un’articolazione delle strutture di ricerca dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” costituitasi nel 2019 per delibera congiunta del Dipartimento di Scienze della formazione, Psicologia, Comunicazione, del Dipartimento di Scienze politiche e del Dipartimento di Economia e finanza, ma nel tempo vi hanno aderito studiose e studiosi operanti anche in altri Dipartimenti. Il CIPSAIMEGA valorizza la ricerca di senso come orizzonte costitutivo dell’esperienza psichica e sottolinea la capacità autorganizzativa dei prodotti della mente, cioè di qualsiasi “artefatto” in cui si svolga la vita delle persone. Di conseguenza promuove ricerche e studi volti a mettere in rilievo il potenziale di creatività emergente dalle relazioni tra le persone all’interno delle istituzioni che organizzano il senso della condizione umana nel nostro tempo: Formazione, Lavoro, Sanità, Giustizia, Religione, Media, Arti. La dinamica culturale della mente opera da quadro di riferimento per identificare sia una comunità di pratiche sia un posizionamento personale rispetto a un sistema di conoscenze, di aspettative e di valori. L’esperienza sociale è animata dal respiro culturale che accomuna e insieme differenzia le persone, perché è capace di trarre slancio dalle risorse sia del pensiero convergente che del pensiero divergente. Di conseguenza, il CIPSAIMEGA riconosce sia i bisogni di coerenza identitaria che le aspirazioni all’apertura verso l’alterità produttrice di innovazioni che si intrecciano nell’esperienza quotidiana delle relazioni tra le persone e i loro contesti di vita. L’azione della mente è inquadrata dalla ricerca di senso quale si realizza nell’inaggirabile interazione tra i (quasi) determinismi dell’organizzazione cerebrale e i dinamismi dei contesti storico-culturali, L’esperienza di sé che ogni persona elabora nella sua storia si configura come una serie di “forme di vita” possibili nei molteplici “ambienti” che segnano l’adesione del suo “cervello-mente” a una determinata organizzazione storico-sociale. La “mente in azione” sa riconoscere i vincoli e le opportunità di varie “istituzioni” che corrispondono a precise comunità di pratiche: dalla famiglia alla scuola, dai media alle tecniche sanitarie, dalle organizzazioni economiche alle procedure giuridiche, dalle credenze religiose ai canoni estetici. … L’”ambito MEDICO” è qui aperto dal resoconto di Maria Fara De Caro… sulla dimensione psicologica rilevabile nella diagnosi di molte patologie organiche. L’interesse dell’Unità Operativa Sanitaria di Psicologia e Neuropsicologia clinica, attiva presso l’Università di Bari, si inserisce nel solco di una solidissima tradizione di psicologia medica, proiettandosi negli scenari disegnati dalle teorie e dalle metodiche oggi prevalenti delle neuroscienze, come risulta in chiara evidenza, seppure con diversa enfasi, dagli altri tre apporti a tale ambito della Psicologia applicata. Infatti, Benedetta Matarelli, Mariangela Lippolis ed Elvira Brattico offrono un’ampia documentazione di ordine neurologico sul nesso tra la sfera dei significati musicali e l’esperienza del benessere personale e sociale. Nel terzo capitolo Roberta Passiatore e Giulio Pergola mostrano la crescente convergenza di moltissime evidenze neurobiologiche verso la concezione che le differenze cognitive tra le persone siano riconducibili all’interazione tra la regolazione genetica delle dinamiche cerebrali e l’influenza di specifici determinanti ambientali. Alessandra Raio e Linda A. Antonucci mettono in evidenza che le traiettorie evolutive tracciate dalla neuropatofisiologia del rischio psicotico possono essere monitorate con le tecnologie avanzate promosse dall’Intelligenza Artificiale… La mente è in azione anche nell’’”ambito ECONOMICO”, come mostra il capitolo a cura di Maria Luisa Giancaspro, Emma Troccoli, Cataldo Giuliano Gemmano ed Amelia Manuti su una strategia di gestione delle risorse umane ispirata alla necessità di valorizzare la differenza di genere. Il potenziale di senso innescato dalla variabilità dei modi di essere “maschile” e “femminile” trova ampi spazi di esplicitazione nell’organizzazione sociale del lavoro. In questo contesto le persone possono sperimentare sia il peso di antichi pregiudizi discriminatori, tesi a perpetuare ingiustificabili asimmetrie di potere, sia lo slancio di innovazione derivante dal riconoscimento delle diverse sensibilità riconducibili alle identità di genere. L’”ambito economico” è l’orizzonte di riferimento privilegiato (e, quindi, non esclusivo) dell’analisi proposta da Alessia Monaco, Raffaella Maria Ribatti e Tiziana Lanciano sul nuovissimo tema dell’influenza esercitata dai software dell’Apprendimento Automatico sulla “mente in azione” par excellence: i processi decisionali. Invero le procedure implementabili nell’Emotional Artificial Intelligence stanno radicalmente mutando lo scenario del “libero arbitrio”, esibendo un equilibrio instabile tra costi e benefici. Il capitolo proposto da Pasquale Musso, Gabrielle Coppola, Fabiola Silletti, Cristina Semeraro, Alessandro Costantini e Rosalinda Cassibba occupa un ruolo centrale in questo testo non solo sotto il profilo della composizione dei contributi, ma perché offre un’altra interpretazione alla “E” dell’acronimo che etichetta il CIPSAIMEGA. Infatti, il tema indagato è di ordine “Evolutivo-Educativo” e individua un costrutto funzionale a tutti i “punti di svolta” che le persone devono fronteggiare nel loro ciclo di vita. Infatti, la resilienza è una risorsa… Anche l’”ambito GIURIDICO” rappresenta una pista tradizionale per l’indagine sulla mente in azione. Fabiana Battista, Ivan Mangiulli e Antonietta Curci chiariscono alcune implicazioni derivanti dall’intreccio tra la falsa testimonianza e l’amnesia (reale e simulata) nel contesto forense. Di particolare interesse è la strategia dei “falsi dinieghi” per l’effetto di radicale alterazione che comporta nell’organizzazione della memoria autobiografica delle persone. Ignazio Grattagliano, Valeria Affatati, Miriana Biancofiore, Lucia Prudente, Maria Grazia Violante e Guido Ancona perlustrano l’ampia gamma di connessioni tra la psicologia e la criminologia clinica, a partire dalla fase investigativa, dove è saliente l’attività peritale nella valutazione dell’imputabilità dei reati, fino agli interventi di supporto alla personalità del detenuto nel contesto penitenziario. Molto opportuna è l’enfasi posta sul fatto che, con le competenze acquisite nella loro formazione e nella loro pratica professionale, gli psicologi possano avvalorare le attese riposte in importanti ruoli istituzionali cui l’ordinamento dello Stato affida l’amministrazione della Giustizia, quali il Giudice Onorario del Tribunale per i Minorenni, il Consigliere Onorario della Corte di Appello e l’Esperto del Tribunale di Sorveglianza. L’interazione “PERSONA-AMBIENTE” è l’inaggirabile cornice di base di qualsiasi indagine psicologica. A partire dalla seminale “teoria del campo” proposta quasi un secolo fa da Kurt Lewin, tutte le correnti di ricerca in psicologia condividono la consapevolezza che l’attività psichica è rilevabile nella trama di connessioni tra le persone e i loro contesti di vita. Nel loro capitolo, Andrea Bosco, Alessandro Caffò, Antonella Lopez e Giuseppina Spano mettono in evidenza la densità delle relazioni tra la capacità di orientamento e di mobilità nello spazio e le attese di benessere soggettivo delle persone. Di particolare interesse è il loro aver focalizzato l’attenzione sul costrutto di “esposoma”, cioè quella specie di bolla di esposizione ai fattori ambientali che avvolge ogni essere umano dal momento del concepimento fino alla morte. Tale costrutto consente di rilevare l’effetto protettivo prodotto dagli “spazi verdi e blu” non soltanto sul potenziale cognitivo, ma soprattutto sulla salute mentale delle persone. Invero, soprattutto nella modernità, l’ambiente cui gli esseri umani sono esposti nell’intero ciclo della loro vita è marcato dalle tecnologie della comunicazione, che organizzano in profondità la loro esperienza del mondo attraverso procedure sempre più complesse e ambivalenti di attribuzione di senso. In questa direzione si colloca l’apporto di Francesca D’Errico e Rosa Scardigno che mettono in evidenza alcune modalità di influenza mediatica in due sfere estremamente rilevanti in cui opera la mente culturale dell’Homo Sapiens; la politica e la religione. Prendendo in esame la valenza dell’azione simbolica svolta da Facebook, uno dei più potenti e diffusi tra i recenti “social media”, Altomare Enza Zagaria e Valentina Luccarelli vi rintracciano una risorsa utile a fronteggiare la difficile condizione delle persone che, soffrendo di “malattie rare”, sono esposti a gravi rischi di isolamento e di smarrimento del senso di sé. Pur nello status di legame debole, la relazione di “amicizia” sperimentabile nelle comunità virtuali induce ad aprirsi alla speranza. Il volume si conclude con l’analisi storico-politica svolta da Giulia Gallotta sul complesso iter costitutivo dell’Unione Europea quale testimonianza unica dell’aspirazione a orientare l’azione della mente collettiva verso l’integrazione dei bisogni nel rispetto delle diversità. ….

Introduzione al volume Menti in Azione. Prospettive di Psicologia Applicata

Ignazio Grattagliano;Giuseppe Mininni
2023-01-01

Abstract

Ignazio Grattagliano, Giuseppe Mininni Introduzione Fin dalle sue origini più remote nel tardo ‘800, la psicologia scientifica ha esibito una forte tendenza a orientare le sue pratiche di indagine non soltanto verso una comprensione più approfondita della natura umana, ma anche verso l’impegno a consolidarne la dignità, mirando a sostenere le aspirazioni delle persone alla loro autorealizzazione in condizioni di benessere soggettivo e, possibilmente, collettivo. In questa direzione sono orientati tutti i capitoli di questo libro che sono proposti da ricercatrici e ricercatori afferenti al Centro Interdipartimentale di Psicologia Applicata in Ambito Medico, Economico, Giuridico e Ambientale (CIPSAIMEGA). Si tratta di un’articolazione delle strutture di ricerca dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” costituitasi nel 2019 per delibera congiunta del Dipartimento di Scienze della formazione, Psicologia, Comunicazione, del Dipartimento di Scienze politiche e del Dipartimento di Economia e finanza, ma nel tempo vi hanno aderito studiose e studiosi operanti anche in altri Dipartimenti. Il CIPSAIMEGA valorizza la ricerca di senso come orizzonte costitutivo dell’esperienza psichica e sottolinea la capacità autorganizzativa dei prodotti della mente, cioè di qualsiasi “artefatto” in cui si svolga la vita delle persone. Di conseguenza promuove ricerche e studi volti a mettere in rilievo il potenziale di creatività emergente dalle relazioni tra le persone all’interno delle istituzioni che organizzano il senso della condizione umana nel nostro tempo: Formazione, Lavoro, Sanità, Giustizia, Religione, Media, Arti. La dinamica culturale della mente opera da quadro di riferimento per identificare sia una comunità di pratiche sia un posizionamento personale rispetto a un sistema di conoscenze, di aspettative e di valori. L’esperienza sociale è animata dal respiro culturale che accomuna e insieme differenzia le persone, perché è capace di trarre slancio dalle risorse sia del pensiero convergente che del pensiero divergente. Di conseguenza, il CIPSAIMEGA riconosce sia i bisogni di coerenza identitaria che le aspirazioni all’apertura verso l’alterità produttrice di innovazioni che si intrecciano nell’esperienza quotidiana delle relazioni tra le persone e i loro contesti di vita. L’azione della mente è inquadrata dalla ricerca di senso quale si realizza nell’inaggirabile interazione tra i (quasi) determinismi dell’organizzazione cerebrale e i dinamismi dei contesti storico-culturali, L’esperienza di sé che ogni persona elabora nella sua storia si configura come una serie di “forme di vita” possibili nei molteplici “ambienti” che segnano l’adesione del suo “cervello-mente” a una determinata organizzazione storico-sociale. La “mente in azione” sa riconoscere i vincoli e le opportunità di varie “istituzioni” che corrispondono a precise comunità di pratiche: dalla famiglia alla scuola, dai media alle tecniche sanitarie, dalle organizzazioni economiche alle procedure giuridiche, dalle credenze religiose ai canoni estetici. … L’”ambito MEDICO” è qui aperto dal resoconto di Maria Fara De Caro… sulla dimensione psicologica rilevabile nella diagnosi di molte patologie organiche. L’interesse dell’Unità Operativa Sanitaria di Psicologia e Neuropsicologia clinica, attiva presso l’Università di Bari, si inserisce nel solco di una solidissima tradizione di psicologia medica, proiettandosi negli scenari disegnati dalle teorie e dalle metodiche oggi prevalenti delle neuroscienze, come risulta in chiara evidenza, seppure con diversa enfasi, dagli altri tre apporti a tale ambito della Psicologia applicata. Infatti, Benedetta Matarelli, Mariangela Lippolis ed Elvira Brattico offrono un’ampia documentazione di ordine neurologico sul nesso tra la sfera dei significati musicali e l’esperienza del benessere personale e sociale. Nel terzo capitolo Roberta Passiatore e Giulio Pergola mostrano la crescente convergenza di moltissime evidenze neurobiologiche verso la concezione che le differenze cognitive tra le persone siano riconducibili all’interazione tra la regolazione genetica delle dinamiche cerebrali e l’influenza di specifici determinanti ambientali. Alessandra Raio e Linda A. Antonucci mettono in evidenza che le traiettorie evolutive tracciate dalla neuropatofisiologia del rischio psicotico possono essere monitorate con le tecnologie avanzate promosse dall’Intelligenza Artificiale… La mente è in azione anche nell’’”ambito ECONOMICO”, come mostra il capitolo a cura di Maria Luisa Giancaspro, Emma Troccoli, Cataldo Giuliano Gemmano ed Amelia Manuti su una strategia di gestione delle risorse umane ispirata alla necessità di valorizzare la differenza di genere. Il potenziale di senso innescato dalla variabilità dei modi di essere “maschile” e “femminile” trova ampi spazi di esplicitazione nell’organizzazione sociale del lavoro. In questo contesto le persone possono sperimentare sia il peso di antichi pregiudizi discriminatori, tesi a perpetuare ingiustificabili asimmetrie di potere, sia lo slancio di innovazione derivante dal riconoscimento delle diverse sensibilità riconducibili alle identità di genere. L’”ambito economico” è l’orizzonte di riferimento privilegiato (e, quindi, non esclusivo) dell’analisi proposta da Alessia Monaco, Raffaella Maria Ribatti e Tiziana Lanciano sul nuovissimo tema dell’influenza esercitata dai software dell’Apprendimento Automatico sulla “mente in azione” par excellence: i processi decisionali. Invero le procedure implementabili nell’Emotional Artificial Intelligence stanno radicalmente mutando lo scenario del “libero arbitrio”, esibendo un equilibrio instabile tra costi e benefici. Il capitolo proposto da Pasquale Musso, Gabrielle Coppola, Fabiola Silletti, Cristina Semeraro, Alessandro Costantini e Rosalinda Cassibba occupa un ruolo centrale in questo testo non solo sotto il profilo della composizione dei contributi, ma perché offre un’altra interpretazione alla “E” dell’acronimo che etichetta il CIPSAIMEGA. Infatti, il tema indagato è di ordine “Evolutivo-Educativo” e individua un costrutto funzionale a tutti i “punti di svolta” che le persone devono fronteggiare nel loro ciclo di vita. Infatti, la resilienza è una risorsa… Anche l’”ambito GIURIDICO” rappresenta una pista tradizionale per l’indagine sulla mente in azione. Fabiana Battista, Ivan Mangiulli e Antonietta Curci chiariscono alcune implicazioni derivanti dall’intreccio tra la falsa testimonianza e l’amnesia (reale e simulata) nel contesto forense. Di particolare interesse è la strategia dei “falsi dinieghi” per l’effetto di radicale alterazione che comporta nell’organizzazione della memoria autobiografica delle persone. Ignazio Grattagliano, Valeria Affatati, Miriana Biancofiore, Lucia Prudente, Maria Grazia Violante e Guido Ancona perlustrano l’ampia gamma di connessioni tra la psicologia e la criminologia clinica, a partire dalla fase investigativa, dove è saliente l’attività peritale nella valutazione dell’imputabilità dei reati, fino agli interventi di supporto alla personalità del detenuto nel contesto penitenziario. Molto opportuna è l’enfasi posta sul fatto che, con le competenze acquisite nella loro formazione e nella loro pratica professionale, gli psicologi possano avvalorare le attese riposte in importanti ruoli istituzionali cui l’ordinamento dello Stato affida l’amministrazione della Giustizia, quali il Giudice Onorario del Tribunale per i Minorenni, il Consigliere Onorario della Corte di Appello e l’Esperto del Tribunale di Sorveglianza. L’interazione “PERSONA-AMBIENTE” è l’inaggirabile cornice di base di qualsiasi indagine psicologica. A partire dalla seminale “teoria del campo” proposta quasi un secolo fa da Kurt Lewin, tutte le correnti di ricerca in psicologia condividono la consapevolezza che l’attività psichica è rilevabile nella trama di connessioni tra le persone e i loro contesti di vita. Nel loro capitolo, Andrea Bosco, Alessandro Caffò, Antonella Lopez e Giuseppina Spano mettono in evidenza la densità delle relazioni tra la capacità di orientamento e di mobilità nello spazio e le attese di benessere soggettivo delle persone. Di particolare interesse è il loro aver focalizzato l’attenzione sul costrutto di “esposoma”, cioè quella specie di bolla di esposizione ai fattori ambientali che avvolge ogni essere umano dal momento del concepimento fino alla morte. Tale costrutto consente di rilevare l’effetto protettivo prodotto dagli “spazi verdi e blu” non soltanto sul potenziale cognitivo, ma soprattutto sulla salute mentale delle persone. Invero, soprattutto nella modernità, l’ambiente cui gli esseri umani sono esposti nell’intero ciclo della loro vita è marcato dalle tecnologie della comunicazione, che organizzano in profondità la loro esperienza del mondo attraverso procedure sempre più complesse e ambivalenti di attribuzione di senso. In questa direzione si colloca l’apporto di Francesca D’Errico e Rosa Scardigno che mettono in evidenza alcune modalità di influenza mediatica in due sfere estremamente rilevanti in cui opera la mente culturale dell’Homo Sapiens; la politica e la religione. Prendendo in esame la valenza dell’azione simbolica svolta da Facebook, uno dei più potenti e diffusi tra i recenti “social media”, Altomare Enza Zagaria e Valentina Luccarelli vi rintracciano una risorsa utile a fronteggiare la difficile condizione delle persone che, soffrendo di “malattie rare”, sono esposti a gravi rischi di isolamento e di smarrimento del senso di sé. Pur nello status di legame debole, la relazione di “amicizia” sperimentabile nelle comunità virtuali induce ad aprirsi alla speranza. Il volume si conclude con l’analisi storico-politica svolta da Giulia Gallotta sul complesso iter costitutivo dell’Unione Europea quale testimonianza unica dell’aspirazione a orientare l’azione della mente collettiva verso l’integrazione dei bisogni nel rispetto delle diversità. ….
2023
978-88-7470-938-0
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