The educational relationship, characterized as something humanly determined, is considered a privileged tool of education because it can positively highlight the differences between the subjects, promoting the intentional and global growth of the modern citizen within the community. Today, after more than a year of Covid-19 pandemic, the person finds himself facing not only the educational and social problems of the liquid society, globalization, hypermodernism, but also the relational difficulties exacerbated by the spread of the coronavirus that has re-emerged numerous problems of an educational nature, both within the individual citizen and in family aggregations. Not only a health problem, therefore, but a matter of immediate educational interest that embraces diversity and the most authentic human relationships. Education, an essential element in the definition of citizenship, referring to man, cannot ignore the analysis of thought and actions, of theory and practices, of society and of the person, that is, of the whole micro and macrocosm. The present paper aims to investigate, through pedagogical reflection, the new practices of solidarity that are developing - or that in the immediate future could manifest themselves - in the community affected by the pandemic emergency. The sense of citizenship, in a similar context, tends to change by transforming and adapting to the socio-cultural changes that characterize the evolution of the community. The acceptance of transformations as the essence for the redefinition of citizenship and for the opening, by the educational sciences, to a reform also political in the social field, represent some of the elements at the base of a social democracy that aims at a Welfare declined on citizens: social and educational emergencies, demand for dignity and new ideas of well-being aimed at redefining the status of the modern citizen within a community, today characterized by the changes imposed by the spread of Covid-19.

La relazione educativa, caratterizzandosi come qualcosa di umanamente determinato, è considerata strumento privilegiato dell’educazione poiché in grado di evidenziare positivamente le differenze che intercorrono tra i soggetti, promuovendo la crescita intenzionale e globale del cittadino moderno all’interno della comunità. Oggi, dopo oltre un anno di pandemia da Covid-19, la persona si ritrova a fronteggiare non più soltanto le problematiche educative e sociali della società liquida, della globalizzazione, dell’iper-modernismo, ma anche le difficoltà relazionali acuite dalla diffusione del coronavirus che ha fatto riemergere numerose problematiche di natura educativa, tanto in seno al singolo cittadino quanto nelle aggregazioni familiari. Non solo un problema sanitario, quindi, ma una questione di immediato interesse educativo che abbraccia le diversità e le relazioni umane più autentiche. L’educazione, elemento essenziale nella definizione di cittadinanza, riferendosi all’uomo, non può ignorare l’analisi del pensiero e delle azioni, della teoria e delle pratiche, della società e della persona, cioè di tutto il micro e macrocosmo. Il presente contributo mira a indagare, attraverso una riflessione pedagogica, le nuove pratiche di solidarietà che si stanno sviluppando - o che nell’immediato futuro potrebbero manifestarsi - nella comunità colpita dall’emergenza pandemica. Il senso di cittadinanza, in un contesto simile, tende a mutare trasformandosi e adattandosi ai cambiamenti socioculturali che caratterizzano l’evoluzione della comunità. L’accettazione delle trasformazioni come essenza per la ridefinizione della cittadinanza e per l’apertura, da parte delle scienze dell’educazione, a una riforma anche politica in campo sociale, rappresentano alcuni degli elementi alla base di una socialdemocrazia che mira a un Welfare declinato sui cittadini: emergenze sociali e educative, richiesta di dignità e nuove idee di benessere volte a ridefinire lo status del cittadino moderno all’interno di una comunità, oggi caratterizzata dai cambiamenti imposti dalla diffusione del Covid-19.

La relazione educativa nell’era del Covid-19. Una riflessione pedagogica sulle nuove pratiche di solidarietà e sul senso di cittadinanza

Vito Balzano
2021-01-01

Abstract

The educational relationship, characterized as something humanly determined, is considered a privileged tool of education because it can positively highlight the differences between the subjects, promoting the intentional and global growth of the modern citizen within the community. Today, after more than a year of Covid-19 pandemic, the person finds himself facing not only the educational and social problems of the liquid society, globalization, hypermodernism, but also the relational difficulties exacerbated by the spread of the coronavirus that has re-emerged numerous problems of an educational nature, both within the individual citizen and in family aggregations. Not only a health problem, therefore, but a matter of immediate educational interest that embraces diversity and the most authentic human relationships. Education, an essential element in the definition of citizenship, referring to man, cannot ignore the analysis of thought and actions, of theory and practices, of society and of the person, that is, of the whole micro and macrocosm. The present paper aims to investigate, through pedagogical reflection, the new practices of solidarity that are developing - or that in the immediate future could manifest themselves - in the community affected by the pandemic emergency. The sense of citizenship, in a similar context, tends to change by transforming and adapting to the socio-cultural changes that characterize the evolution of the community. The acceptance of transformations as the essence for the redefinition of citizenship and for the opening, by the educational sciences, to a reform also political in the social field, represent some of the elements at the base of a social democracy that aims at a Welfare declined on citizens: social and educational emergencies, demand for dignity and new ideas of well-being aimed at redefining the status of the modern citizen within a community, today characterized by the changes imposed by the spread of Covid-19.
2021
La relazione educativa, caratterizzandosi come qualcosa di umanamente determinato, è considerata strumento privilegiato dell’educazione poiché in grado di evidenziare positivamente le differenze che intercorrono tra i soggetti, promuovendo la crescita intenzionale e globale del cittadino moderno all’interno della comunità. Oggi, dopo oltre un anno di pandemia da Covid-19, la persona si ritrova a fronteggiare non più soltanto le problematiche educative e sociali della società liquida, della globalizzazione, dell’iper-modernismo, ma anche le difficoltà relazionali acuite dalla diffusione del coronavirus che ha fatto riemergere numerose problematiche di natura educativa, tanto in seno al singolo cittadino quanto nelle aggregazioni familiari. Non solo un problema sanitario, quindi, ma una questione di immediato interesse educativo che abbraccia le diversità e le relazioni umane più autentiche. L’educazione, elemento essenziale nella definizione di cittadinanza, riferendosi all’uomo, non può ignorare l’analisi del pensiero e delle azioni, della teoria e delle pratiche, della società e della persona, cioè di tutto il micro e macrocosmo. Il presente contributo mira a indagare, attraverso una riflessione pedagogica, le nuove pratiche di solidarietà che si stanno sviluppando - o che nell’immediato futuro potrebbero manifestarsi - nella comunità colpita dall’emergenza pandemica. Il senso di cittadinanza, in un contesto simile, tende a mutare trasformandosi e adattandosi ai cambiamenti socioculturali che caratterizzano l’evoluzione della comunità. L’accettazione delle trasformazioni come essenza per la ridefinizione della cittadinanza e per l’apertura, da parte delle scienze dell’educazione, a una riforma anche politica in campo sociale, rappresentano alcuni degli elementi alla base di una socialdemocrazia che mira a un Welfare declinato sui cittadini: emergenze sociali e educative, richiesta di dignità e nuove idee di benessere volte a ridefinire lo status del cittadino moderno all’interno di una comunità, oggi caratterizzata dai cambiamenti imposti dalla diffusione del Covid-19.
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