Guglielminetti beffa la beffa ai danni del genere femminile e si diverta a fare dell’atto affabulatorio uno smascheramento superbo dei vizi e delle incoerenze della borghesia con il tono caustico e la distanza tra sé e la materia di cui narra. La lingua carismatica dell’autrice non è parsimoniosa di dettagli, gli ambienti diventano scenografici, ma il fraseggio è ampio, agile, ispirato
Amalia Guglielminetti, essa è per sempre quella che va sola. Beffare la beffa
Irene GianeselliWriting – Review & Editing
2022-01-01
Abstract
Guglielminetti beffa la beffa ai danni del genere femminile e si diverta a fare dell’atto affabulatorio uno smascheramento superbo dei vizi e delle incoerenze della borghesia con il tono caustico e la distanza tra sé e la materia di cui narra. La lingua carismatica dell’autrice non è parsimoniosa di dettagli, gli ambienti diventano scenografici, ma il fraseggio è ampio, agile, ispiratoFile in questo prodotto:
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