Il volume ricostruisce la vicenda delle acque sotterranee in Italia, un aspetto finora poco indagato dalla storiografia nazionale, indagando i meccanismi economici e sociali di incorporazione di questa fondamentale componente delle risorse idriche. Lo sfruttamento delle falde acquifere, divenuto sempre più rilevante nel determinare i tracciati della modernizzazione, le forme dello sviluppo economico e le dinamiche dell’insediamento urbano, è analizzato secondo una scansione temporale che corre dalla metà dell’Ottocento fino al fascismo. È in questo periodo, compreso tra la riscoperta tecnico-scientifica del principio dell’artesianismo e la cosiddetta “grande accelerazione” di metà Novecento, che si definisce quel complesso intreccio di innovazioni tecnico-produttive, trasformazioni economiche ed energetiche, mutamenti culturali e conflitti di ordine sociale e politico, in grado di fare delle riserve idriche del sottosuolo una risorsa fondamentale per le società contemporanee. La ricostruzione si articola attraverso alcune questioni. Tra queste vi è il graduale emergere di concezioni pubblicistiche attorno alle acque del sottosuolo; il lento configurarsi del ruolo dello Stato delle tecnocrazie nelle politiche idrauliche; le dinamiche economico-produttive, i conflitti redistributivi e di classe, i processi di secolarizzazione, quali prerequisiti di un consenso sociale nell’appropriazione di queste risorse; infine, la comparsa dei primi sintomi di degrado e consunzione ecologica, che si accompagnano a contraddittorie forme di tutela.

Acqua, Stato, nazione. Storia delle acque sotterranee in Italia dall’età liberale al fascismo

Antonio Bonatesta
2023-01-01

Abstract

Il volume ricostruisce la vicenda delle acque sotterranee in Italia, un aspetto finora poco indagato dalla storiografia nazionale, indagando i meccanismi economici e sociali di incorporazione di questa fondamentale componente delle risorse idriche. Lo sfruttamento delle falde acquifere, divenuto sempre più rilevante nel determinare i tracciati della modernizzazione, le forme dello sviluppo economico e le dinamiche dell’insediamento urbano, è analizzato secondo una scansione temporale che corre dalla metà dell’Ottocento fino al fascismo. È in questo periodo, compreso tra la riscoperta tecnico-scientifica del principio dell’artesianismo e la cosiddetta “grande accelerazione” di metà Novecento, che si definisce quel complesso intreccio di innovazioni tecnico-produttive, trasformazioni economiche ed energetiche, mutamenti culturali e conflitti di ordine sociale e politico, in grado di fare delle riserve idriche del sottosuolo una risorsa fondamentale per le società contemporanee. La ricostruzione si articola attraverso alcune questioni. Tra queste vi è il graduale emergere di concezioni pubblicistiche attorno alle acque del sottosuolo; il lento configurarsi del ruolo dello Stato delle tecnocrazie nelle politiche idrauliche; le dinamiche economico-produttive, i conflitti redistributivi e di classe, i processi di secolarizzazione, quali prerequisiti di un consenso sociale nell’appropriazione di queste risorse; infine, la comparsa dei primi sintomi di degrado e consunzione ecologica, che si accompagnano a contraddittorie forme di tutela.
2023
978-88-5522-479-6
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