Il “grave disfunzionamento delle amministrazioni pubbliche” e le “angoscianti preoccupazioni di ingovernabilità”, osservate già dalla metà degli anni ’70, hanno sollecitato l’impegno del legislatore per la modernizzazione e la gestione di tipo manageriale dell’azione pubblica.(1) Il concetto di verifica e controllo, prevalentemente orientato a tradurre la valutazione sull’imparzialità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, attraverso il controllo sulla regolarità degli atti e delle funzioni assegnate secondo quanto previsto dalle norme(2), è stato gradualmente adeguato alla valutazione di efficacia, efficienza, trasparenza, economicità e controllo di gestione delle risorse e dei risultati(3). Le azioni di riforma del lavoro pubblico, efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni hanno progressivamente adeguato il sistema pubblico al modello aziendale di governance e promosso un rinnovato impegno nella programmazione degli obiettivi e degli indicatori e nella gestione e controllo delle risorse e dei risultati. Le amministrazioni pubbliche hanno consolidato la prospettiva strategica della programmazione e della gestione coordinata di un sistema di indicatori di misurazione e valutazione dei risultati e rinnovato le logiche e i comportamenti per la promozione di maggiori livelli di trasparenza. Le linee guida di indirizzo e coordinamento del Ciclo di gestione della performance(4) hanno fornito le indicazioni metodologiche per sostenere il rinnovato impegno nella responsabilità dei programmi e nella gestione delle risorse e dei risultati. Il cambiamento strutturale e culturale ispirato dal legislatore ha prestabilito un modello di gestione delle attività delle amministrazioni pubbliche e dei relativi risultati (output) in stretta correlazione della valutazione di impatto sociale ed economico di servizio (outcome), efficacia, efficienza e trasparenza.
Il ciclo di gestione della performance: programmazione degli obiettivi e dei relativi risultati
Domenico Viola
2022-01-01
Abstract
Il “grave disfunzionamento delle amministrazioni pubbliche” e le “angoscianti preoccupazioni di ingovernabilità”, osservate già dalla metà degli anni ’70, hanno sollecitato l’impegno del legislatore per la modernizzazione e la gestione di tipo manageriale dell’azione pubblica.(1) Il concetto di verifica e controllo, prevalentemente orientato a tradurre la valutazione sull’imparzialità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, attraverso il controllo sulla regolarità degli atti e delle funzioni assegnate secondo quanto previsto dalle norme(2), è stato gradualmente adeguato alla valutazione di efficacia, efficienza, trasparenza, economicità e controllo di gestione delle risorse e dei risultati(3). Le azioni di riforma del lavoro pubblico, efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni hanno progressivamente adeguato il sistema pubblico al modello aziendale di governance e promosso un rinnovato impegno nella programmazione degli obiettivi e degli indicatori e nella gestione e controllo delle risorse e dei risultati. Le amministrazioni pubbliche hanno consolidato la prospettiva strategica della programmazione e della gestione coordinata di un sistema di indicatori di misurazione e valutazione dei risultati e rinnovato le logiche e i comportamenti per la promozione di maggiori livelli di trasparenza. Le linee guida di indirizzo e coordinamento del Ciclo di gestione della performance(4) hanno fornito le indicazioni metodologiche per sostenere il rinnovato impegno nella responsabilità dei programmi e nella gestione delle risorse e dei risultati. Il cambiamento strutturale e culturale ispirato dal legislatore ha prestabilito un modello di gestione delle attività delle amministrazioni pubbliche e dei relativi risultati (output) in stretta correlazione della valutazione di impatto sociale ed economico di servizio (outcome), efficacia, efficienza e trasparenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.