La ricostruzione virtuale (Altair4 Multimedia in collaborazione con il team dell'Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque), ha interessato questa dimora ancora in corso di scavo, per la quale erano già disponibili dati consistenti che, per la web-app in open access, esito del progetto nazionale 'e-Archeo', sono stati sistematizzati in parallelo con la prima, anch’essa in open access (per la pubblicazione https://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2022-523.pdf). Oltre alla vista dall’esterno per il rapporto con il tessuto urbano (V01), sono stati ricostruiti dall’interno l’atrio da cui si ha la percezione più efficace dello sviluppo degli spazi (V02), il tablino (V03), la dispensa (V06), il sacrario (V04), vano documentato di rado, specie nella Puglia di età romana. Per ogni ambiente i dati dello scavo stratigrafico hanno permesso di ricostruire e ricollocare molti elementi della decorazione e dell’arredo, mentre altri sono stati elaborati sulla base di confronti stringenti per tipologia e cronologia, come risulta dal back-end scientifico. Ad esempio, nel sacrario, è stato ricollocato l’altare sulla base di un grande frammento reimpiegato in età tardoantica e si è realizzata l’anastilosi virtuale della statua di Demetra custodita presso il Museo, mentre nella dispensa lo studio già completo dei materiali ha consentito di ricostruire con alto grado di dettaglio suppellettili, merci e vivande. Il modello tridimensionale è stato realizzato con Autodesk 3DSTUDIO MAX, e renderizzato con V-RAY. A ciascuno dei punti di vista sono associate le immagini di backend, dove il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici e supportato da informazioni su fonti e processi interpretativi, secondo il metodo dell’extended matrix.
Egnazia (Fasano, BR). La domus ad atrio di età romana nell'isolato a sud del foro, ricostruzione virtuale e backend scientifico (e-Archeo project)
Gianluca Mastrocinque;Vito Lucente
2022-01-01
Abstract
La ricostruzione virtuale (Altair4 Multimedia in collaborazione con il team dell'Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque), ha interessato questa dimora ancora in corso di scavo, per la quale erano già disponibili dati consistenti che, per la web-app in open access, esito del progetto nazionale 'e-Archeo', sono stati sistematizzati in parallelo con la prima, anch’essa in open access (per la pubblicazione https://www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2022-523.pdf). Oltre alla vista dall’esterno per il rapporto con il tessuto urbano (V01), sono stati ricostruiti dall’interno l’atrio da cui si ha la percezione più efficace dello sviluppo degli spazi (V02), il tablino (V03), la dispensa (V06), il sacrario (V04), vano documentato di rado, specie nella Puglia di età romana. Per ogni ambiente i dati dello scavo stratigrafico hanno permesso di ricostruire e ricollocare molti elementi della decorazione e dell’arredo, mentre altri sono stati elaborati sulla base di confronti stringenti per tipologia e cronologia, come risulta dal back-end scientifico. Ad esempio, nel sacrario, è stato ricollocato l’altare sulla base di un grande frammento reimpiegato in età tardoantica e si è realizzata l’anastilosi virtuale della statua di Demetra custodita presso il Museo, mentre nella dispensa lo studio già completo dei materiali ha consentito di ricostruire con alto grado di dettaglio suppellettili, merci e vivande. Il modello tridimensionale è stato realizzato con Autodesk 3DSTUDIO MAX, e renderizzato con V-RAY. A ciascuno dei punti di vista sono associate le immagini di backend, dove il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici e supportato da informazioni su fonti e processi interpretativi, secondo il metodo dell’extended matrix.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.