This contribution investigates the monthly comics series Dampyr, published by Sergio Bonelli Editore since 2000. This series targets an adolescent audience (see Marchetti 2004), who recognize themselves in the main character, Harlan. He is the son of a vampire and a woman, and his conflicting relationship with his father – respected and hated at the same time – allows young readers to identify with Harlan's existence. In his adventures, Harlan is flanked by supporting agents with a dark past. The realistic setting of the series, which begins in the Yugoslav civil wars, meets the expectations of a new generation of readers, made uneasy by a precarious world balance. After the fall of the Berlin Wall and the end of the Cold War, the world appears cracked by «globalized and local war conflicts and unacceptable inequalities between rich and poor continents» (Frezza 2008, p. 231).

Il presente contributo si propone di indagare un caso di studio nell’ambito del fumetto italiano, rappresentato dalla serie mensile Dampyr, edita dalla Sergio Bonelli Editore dal 2000. Questa serie si rivolge a un pubblico adolescenziale (cfr. Marchetti 2004), che si riconosce nel personaggio principale, Harlan, figlio di un vampiro e una donna. Il rapporto contrastato con il padre – rispettato e odiato allo stesso tempo – permette ai giovani lettori di identificarsi nell’esistenza di Harlan, affiancato, a sua volta, da comprimari dall’oscuro passato. L’ambientazione realistica della serie, che prende le proprie origini a partire dalle guerre civili jugoslave, soddisfa le aspettative di una nuova generazione di lettori, resi inquieti da un precario equilibrio mondiale, che dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, è incrinato da «conflitti di guerra globalizzati e locali, e da inaccettabili diseguaglianze fra continenti ricchi e poveri» (Frezza 2008, p. 231).

Vampiri & Co. per descrivere le inquietudini del nuovo millennio: la serie a fumetti Dampyr

Domenico Francesco Antonio Elia
2021-01-01

Abstract

This contribution investigates the monthly comics series Dampyr, published by Sergio Bonelli Editore since 2000. This series targets an adolescent audience (see Marchetti 2004), who recognize themselves in the main character, Harlan. He is the son of a vampire and a woman, and his conflicting relationship with his father – respected and hated at the same time – allows young readers to identify with Harlan's existence. In his adventures, Harlan is flanked by supporting agents with a dark past. The realistic setting of the series, which begins in the Yugoslav civil wars, meets the expectations of a new generation of readers, made uneasy by a precarious world balance. After the fall of the Berlin Wall and the end of the Cold War, the world appears cracked by «globalized and local war conflicts and unacceptable inequalities between rich and poor continents» (Frezza 2008, p. 231).
2021
Il presente contributo si propone di indagare un caso di studio nell’ambito del fumetto italiano, rappresentato dalla serie mensile Dampyr, edita dalla Sergio Bonelli Editore dal 2000. Questa serie si rivolge a un pubblico adolescenziale (cfr. Marchetti 2004), che si riconosce nel personaggio principale, Harlan, figlio di un vampiro e una donna. Il rapporto contrastato con il padre – rispettato e odiato allo stesso tempo – permette ai giovani lettori di identificarsi nell’esistenza di Harlan, affiancato, a sua volta, da comprimari dall’oscuro passato. L’ambientazione realistica della serie, che prende le proprie origini a partire dalle guerre civili jugoslave, soddisfa le aspettative di una nuova generazione di lettori, resi inquieti da un precario equilibrio mondiale, che dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, è incrinato da «conflitti di guerra globalizzati e locali, e da inaccettabili diseguaglianze fra continenti ricchi e poveri» (Frezza 2008, p. 231).
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