Il presente volume intende tratteggiare le peculiarità funzionali degli strumenti rimediali di inclinazione punitiva a forte valenza deterrente (come i disgorgement damages e la retroversione degli utili) volti a fronteggiare le cd. ipotesi di arricchimento da fatto illecito conferendo alla vittima dell’illecito l’opportunità di ottenere un risarcimento basato non già sulla perdita subita, ma sui profitti che la controparte abbia realizzato in virtù del compimento dell’azione contra legem. Prendendo le mosse, per un verso, dall’analisi/rielaborazione di alcuni lavori monografici del 2005 (“Profitto illecito e risarcimento del danno”) e del 2012 (“Contratto e nuove frontiere rimediali. Di- sgorgement v. punitive damages”) e, per l’altro, dall’approfondimento di alcune recentissime (quanto interessanti) decisioni assunte dal nostro Supremo collegio concernenti casi in cui il vantaggio economico conseguito da chi abbia agito illecitamente risulti di gran lunga più consistente – in termini di profitto – della perdita subita dal titolare del diritto, ci si è proposti di ‘esplorare’ (anche avvalendosi di una prospettiva giuseconomica) sia l’evoluzione dell’istituto dei disgorgement damages nella realtà che lo ha tenuto a battesimo, sia le modalità con le quali il fenomeno di legal trasplant si è attuato nell’esperienza giuridica nostrana.
Arricchimento da fatto illecito: i rimedi. Dai disgorgement damages alla retroversione degli utili.
Pardolesi
2023-01-01
Abstract
Il presente volume intende tratteggiare le peculiarità funzionali degli strumenti rimediali di inclinazione punitiva a forte valenza deterrente (come i disgorgement damages e la retroversione degli utili) volti a fronteggiare le cd. ipotesi di arricchimento da fatto illecito conferendo alla vittima dell’illecito l’opportunità di ottenere un risarcimento basato non già sulla perdita subita, ma sui profitti che la controparte abbia realizzato in virtù del compimento dell’azione contra legem. Prendendo le mosse, per un verso, dall’analisi/rielaborazione di alcuni lavori monografici del 2005 (“Profitto illecito e risarcimento del danno”) e del 2012 (“Contratto e nuove frontiere rimediali. Di- sgorgement v. punitive damages”) e, per l’altro, dall’approfondimento di alcune recentissime (quanto interessanti) decisioni assunte dal nostro Supremo collegio concernenti casi in cui il vantaggio economico conseguito da chi abbia agito illecitamente risulti di gran lunga più consistente – in termini di profitto – della perdita subita dal titolare del diritto, ci si è proposti di ‘esplorare’ (anche avvalendosi di una prospettiva giuseconomica) sia l’evoluzione dell’istituto dei disgorgement damages nella realtà che lo ha tenuto a battesimo, sia le modalità con le quali il fenomeno di legal trasplant si è attuato nell’esperienza giuridica nostrana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.