Una ricerca dell'OMS ha evidenziato che bambini e adolescenti hanno una influenza decisiva sulle scelte di consumo dei genitori e sono percepiti come veri e propri market makers dalle multinazionali del settore alimentare. Lo studio rivela che le giovani generazioni diventano uno specifico "bersaglio" al fine di consolidare l'abitudine al consumo frequente di bevande e fast food, tanto da renderla persistente anche nell'età adulta. Il controllo della pubblicità alimentare da parte dell'AGCM rivela il diffuso ricorso a strategie comunicative sleali in grado di disorientare le decisioni di acquisto dei prodotti alimentari, specialmente insidiose quando riguardino prodotti destinati ad "agganciare" bambini e adolescenti. Il presente studio si è proposto di valutare l'efficacia delle risposte giuridiche alle istanze di tutela dei consumatori più giovani, alla luce del quadro disciplinare della materia, frammentato tra normative di diritto interno, regole europee e istanze autodisciplinari. Al progressivo innalzamento della soglia di attenzione al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza, ha contribuito in modo essenziale il sistema dell'autodisciplina pubblicitaria. Nell'esperienza più recente è la direttiva (UE) 2018/1808 sui servizi media audiovisivi a sollecitare l'adozione di codici di condotta per proteggere i minori dalla pubblicità alimentare ingannevole o aggressiva e promuovere un'alimentazione sana, corretta ed equilibrata.

Comunicazione commerciale dell'impresa alimentare e tutela degli young consumers. Il contributo del sistema di autodisciplina pubblicitaria.

GENOVESE, Amarillide
2021-01-01

Abstract

Una ricerca dell'OMS ha evidenziato che bambini e adolescenti hanno una influenza decisiva sulle scelte di consumo dei genitori e sono percepiti come veri e propri market makers dalle multinazionali del settore alimentare. Lo studio rivela che le giovani generazioni diventano uno specifico "bersaglio" al fine di consolidare l'abitudine al consumo frequente di bevande e fast food, tanto da renderla persistente anche nell'età adulta. Il controllo della pubblicità alimentare da parte dell'AGCM rivela il diffuso ricorso a strategie comunicative sleali in grado di disorientare le decisioni di acquisto dei prodotti alimentari, specialmente insidiose quando riguardino prodotti destinati ad "agganciare" bambini e adolescenti. Il presente studio si è proposto di valutare l'efficacia delle risposte giuridiche alle istanze di tutela dei consumatori più giovani, alla luce del quadro disciplinare della materia, frammentato tra normative di diritto interno, regole europee e istanze autodisciplinari. Al progressivo innalzamento della soglia di attenzione al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza, ha contribuito in modo essenziale il sistema dell'autodisciplina pubblicitaria. Nell'esperienza più recente è la direttiva (UE) 2018/1808 sui servizi media audiovisivi a sollecitare l'adozione di codici di condotta per proteggere i minori dalla pubblicità alimentare ingannevole o aggressiva e promuovere un'alimentazione sana, corretta ed equilibrata.
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