La rappresentazione del mare è un tema caro alla fine sensibilità oraziana. Il mare che Orazio racconta e ritrae più frequentemente è l’Adriatico, un mare di cui ha avuto esperienza diretta sin dalla sua infanzia. L’Adriatico è per il poeta il mare per eccellenza che rimanda, con la sua immagine cupa e minacciosa, personificazione dell’insidia e dell’ignoto, ad un sistema di risonanze simboliche legate alla precarietà della condizione esistenziale, metafora del destino stesso dell’uomo. Il mare Adriatico è rimasto così impresso nella mente del Venosino da ritornare spesso nella sua produzione a volte semplicemente come elemento di paragone altre volte come simbolo di quelle forze distruttrici capaci di annientamento e di morte.
La rappresentazione del mare Adriatico in Orazio
Patrizia Montefusco
2022-01-01
Abstract
La rappresentazione del mare è un tema caro alla fine sensibilità oraziana. Il mare che Orazio racconta e ritrae più frequentemente è l’Adriatico, un mare di cui ha avuto esperienza diretta sin dalla sua infanzia. L’Adriatico è per il poeta il mare per eccellenza che rimanda, con la sua immagine cupa e minacciosa, personificazione dell’insidia e dell’ignoto, ad un sistema di risonanze simboliche legate alla precarietà della condizione esistenziale, metafora del destino stesso dell’uomo. Il mare Adriatico è rimasto così impresso nella mente del Venosino da ritornare spesso nella sua produzione a volte semplicemente come elemento di paragone altre volte come simbolo di quelle forze distruttrici capaci di annientamento e di morte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.