Membro del Raggruppamento di ricerca “Malattia, parola, città. Narrare e comunicare la malattia per il benessere della società” (Università di Bari,) l’autore di questo saggio esamina il romanzo d’esordio del giurista-scrittore Salvatore Satta (Nuoro 1902-Roma 1975), con una prospettiva che fonde la critica letteraria con la teoria dei modelli narrativi del «corpo malato», proposta dal sociologo canadese Arthur Frank. La veranda (1928) è ispirato alla degenza di Satta in sanatorio, ma rivela in filigrana un giudizio sull’Italia nella fase ascendente del fascismo.

La compagnia della tuba: tisi e palude morale ne “La veranda” di Satta

Daniele Maria Pegorari
2022-01-01

Abstract

Membro del Raggruppamento di ricerca “Malattia, parola, città. Narrare e comunicare la malattia per il benessere della società” (Università di Bari,) l’autore di questo saggio esamina il romanzo d’esordio del giurista-scrittore Salvatore Satta (Nuoro 1902-Roma 1975), con una prospettiva che fonde la critica letteraria con la teoria dei modelli narrativi del «corpo malato», proposta dal sociologo canadese Arthur Frank. La veranda (1928) è ispirato alla degenza di Satta in sanatorio, ma rivela in filigrana un giudizio sull’Italia nella fase ascendente del fascismo.
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