Friedrich August Schlegel, che a Gottinga aveva studiato filologia clas- sica con Christian Gottlob Heyne, addottorandosi con un lavoro su Geographia Homerica (1788) e che nel 1796 si distinguerà per un saggio in cui critica la tra- duzione omerica di Voss nell’edizione del 1793, è il vero iniziatore della rice- zione moderna di Dante cui si era accostato anche grazie all’influsso del poe- ta Gottfried August Bürger 11 . Dopo essersi cimentato in una serie di traduzio- ni petrarchesche, pubblicate sulla rivista «Musenalmanach», nel 1790 Schlegel aveva concepito l’idea di scrivere un libro sull’Alighieri, progetto mai portato a termine in modo sistematico e sfociato invece in un saggio, in tentativi di tra- duzione e in varie importanti riflessioni teoriche e storico-letterarie. L’interes- se per il poeta fiorentino, che Schlegel aveva letto in un’edizione pubblicata a Venezia nel 1757 presso l’editore Zatta, si colloca nell’ambito di una rinnovata attenzione per l’epoca di passaggio fra Medioevo e Rinascimento che costitu- irà poi anche il fulcro dell’interesse di Friedrich Schlegel per Boccaccio e per la sua teoria della novella 12 . Il primo contributo di Schlegel agli studi danteschi e alla costituzione di un nuovo canone romantico in cui la poesia redatta nelle lingue romanze riveste un ruolo fondamentale è il saggio apparso nel terzo vo- lume della «Akademie der schönen Redekünste» (1791) di Gottfried Bürger,
Dante nella riflessione del primo August Wilhelm Schlegel
Bosco, Carmela Lorella
2022-01-01
Abstract
Friedrich August Schlegel, che a Gottinga aveva studiato filologia clas- sica con Christian Gottlob Heyne, addottorandosi con un lavoro su Geographia Homerica (1788) e che nel 1796 si distinguerà per un saggio in cui critica la tra- duzione omerica di Voss nell’edizione del 1793, è il vero iniziatore della rice- zione moderna di Dante cui si era accostato anche grazie all’influsso del poe- ta Gottfried August Bürger 11 . Dopo essersi cimentato in una serie di traduzio- ni petrarchesche, pubblicate sulla rivista «Musenalmanach», nel 1790 Schlegel aveva concepito l’idea di scrivere un libro sull’Alighieri, progetto mai portato a termine in modo sistematico e sfociato invece in un saggio, in tentativi di tra- duzione e in varie importanti riflessioni teoriche e storico-letterarie. L’interes- se per il poeta fiorentino, che Schlegel aveva letto in un’edizione pubblicata a Venezia nel 1757 presso l’editore Zatta, si colloca nell’ambito di una rinnovata attenzione per l’epoca di passaggio fra Medioevo e Rinascimento che costitu- irà poi anche il fulcro dell’interesse di Friedrich Schlegel per Boccaccio e per la sua teoria della novella 12 . Il primo contributo di Schlegel agli studi danteschi e alla costituzione di un nuovo canone romantico in cui la poesia redatta nelle lingue romanze riveste un ruolo fondamentale è il saggio apparso nel terzo vo- lume della «Akademie der schönen Redekünste» (1791) di Gottfried Bürger,I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.