The archaeological investigations conducted in Apulia et Calabria draw a historical, settlement and socio-economic picture for the Roman period. However, there is no contextual study both on the production installations, primarily for pottery, and on the related processes of manufacture, trade, consumption. So, we present the preliminary results of the research which just begun and aims to register the spaces designated for the clay and tile production in the territory considered between the 4th cent. B. C. and the 3rd cent. A.D. Useful indicators were both fixtures and mobile artefacts. The collected data allow us to identify 36 contexts: this study leaves out the reconstructive account for the continuity/discontinuity processes and in the perspective of settlement, production and economic features, focusing the attention on the forms adopted in the age of Romanization. The cataloguing considers both specific previous studies and consolidated methodological approaches which propose a ‘global’ analysis of Roman craftsmanship in an overall Mediterranean view, from the examination of material culture to the dynamics of the circulation of goods.

Le indagini archeologiche condotte in Apulia et Calabria consentono di tracciare un solido quadro storico, insediativo e socio-economico per il periodo romano. Tuttavia non esiste uno studio contestuale sia sugli impianti di produzione, principalmente per la ceramica, sia sui relativi processi di fabbricazione, commercio, consumo. Si presentano quindi i risultati preliminari della ricerca appena iniziata che mira a censire gli spazi destinati alla produzione di ceramica e laterizi nel territorio considerato tra la fine del IV sec. a.C. e il III sec. d.C. Quali indicatori sono stati considerati sia gli impianti stabili sia i manufatti mobili. I dati raccolti permettono di identificare trentasei contesti. Questo studio cerca di indicare una proposta ricostruttiva dei processi di continuità/discontinuità, muovendosi nella prospettiva di individuare i caratteri insediativi, produttivi ed economici del processo studiato e focalizzando l’attenzione sulle forme adottate nell'età della romanizzazione. Il censimento ragionato considera sia studi pregressi specifici sia approcci metodologici consolidati che propongono un'analisi 'globale' dell'artigianato romano in una visione d'insieme di profilo mediterraneo, estasa all'esame della cultura materiale e alle dinamiche della circolazione delle merci.

Produzione ceramica in Puglia nell’età della romanizzazione

Fioriello, Custode Silvio
2022-01-01

Abstract

The archaeological investigations conducted in Apulia et Calabria draw a historical, settlement and socio-economic picture for the Roman period. However, there is no contextual study both on the production installations, primarily for pottery, and on the related processes of manufacture, trade, consumption. So, we present the preliminary results of the research which just begun and aims to register the spaces designated for the clay and tile production in the territory considered between the 4th cent. B. C. and the 3rd cent. A.D. Useful indicators were both fixtures and mobile artefacts. The collected data allow us to identify 36 contexts: this study leaves out the reconstructive account for the continuity/discontinuity processes and in the perspective of settlement, production and economic features, focusing the attention on the forms adopted in the age of Romanization. The cataloguing considers both specific previous studies and consolidated methodological approaches which propose a ‘global’ analysis of Roman craftsmanship in an overall Mediterranean view, from the examination of material culture to the dynamics of the circulation of goods.
2022
978-3-85161-276-9
Le indagini archeologiche condotte in Apulia et Calabria consentono di tracciare un solido quadro storico, insediativo e socio-economico per il periodo romano. Tuttavia non esiste uno studio contestuale sia sugli impianti di produzione, principalmente per la ceramica, sia sui relativi processi di fabbricazione, commercio, consumo. Si presentano quindi i risultati preliminari della ricerca appena iniziata che mira a censire gli spazi destinati alla produzione di ceramica e laterizi nel territorio considerato tra la fine del IV sec. a.C. e il III sec. d.C. Quali indicatori sono stati considerati sia gli impianti stabili sia i manufatti mobili. I dati raccolti permettono di identificare trentasei contesti. Questo studio cerca di indicare una proposta ricostruttiva dei processi di continuità/discontinuità, muovendosi nella prospettiva di individuare i caratteri insediativi, produttivi ed economici del processo studiato e focalizzando l’attenzione sulle forme adottate nell'età della romanizzazione. Il censimento ragionato considera sia studi pregressi specifici sia approcci metodologici consolidati che propongono un'analisi 'globale' dell'artigianato romano in una visione d'insieme di profilo mediterraneo, estasa all'esame della cultura materiale e alle dinamiche della circolazione delle merci.
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