Rischi della navigazione e santuari nelle fonti nautiche tra antichità e medioevo

Man’s attitudes and reactions in the face of the danger of the sea constitute one of the most significant moments in his relationship with the holy matter. The analysis intends to focus attention on places of worship and sacred spaces linked to the sea and maritime itineraries which have been recognized as having a surplus of sacredness, namely the ‛sanctuaries’. The survey is based on different types of sources, especially those closely related to the nautical environment. In fact, it is possible to investigate how the maritime space and its landings have assumed a particular religious significance and how this is perceived and described in multiple sources of pagan and Christian environments with intertwining, persistence, and innovations.

Gli atteggiamenti e le reazioni dell’uomo di fronte al pericolo del mare costituiscono uno dei momenti più significativi della sua relazione con il sacro. L’analisi intende focalizzare l’attenzione sui luoghi di culto e sugli spazi sacri legati al mare e agli itinerari marittimi cui è stato riconosciuto un surplus di sacralità, ovvero i ‘santuari’. La prospettiva da cui muove l’indagine si basa su fonti di diversa tipologia, soprattuto quelle strettamente legate all’ambiente nautico. Si può, infatti, indagare come lo spazio marittimo e i suoi approdi abbiano assunto un particolare significato religioso e come questo sia percepito e descritto in molteplici fonti di ambiente pagano e cristiano con intrecci, persistenze e innovazioni.