Teresa Motta (Potenza 1890-1953) frequentò la Scuola normale femminile e si abilitò da maestra elementare nel 1906. Nel 1919 venne nominata aiuto bibliotecaria presso la Biblioteca provinciale di Potenza, durante la direzione di Sergio De Pilato, e collaborò anche con due dei suoi successori, Stefano Nicola Lauria e Ferdinando Tantalo. Negli anni in cui Teresa vi lavorò come bibliotecaria, anche grazie ai suoi studi e agli intensi rapporti istituzionali instaurati con la Soprintendenza bibliografica e la Direzione generale Accademie e biblioteche, la Provinciale definì il proprio impianto biblioteconomico e pose le basi per la professionalizzazione dei servizi bibliotecari. Lo studio della documentazione inedita dell’archivio storico e dell’uso dei servizi al pubblico della Provinciale ha portato alla luce che alla fine del ventennio fascista la bibliotecaria entrò in relazione con un gruppo abbastanza nutrito di internati per motivi politici e razziali, destinati a Potenza e ad alcuni paesi nella sua provincia tra il 1940 e il 1943. Con coraggio e discrezione Teresa accolse in Biblioteca provinciale, oltre ai suoi lettori abituali, una piccola comunità cosmopolita di internati ai quali, in virtù delle leggi vigenti, non era consentito far parte del pubblico delle biblioteche italiane, aiutandoli in piena consapevolezza.

Teresa Motta: una bibliotecaria e “un anno di vicende memorabili”, con lettere inedite di Francesco Barberi e Manlio Rossi-Doria (1943-1949), presentazione di Alberto Petrucciani

Trombone A
2020-01-01

Abstract

Teresa Motta (Potenza 1890-1953) frequentò la Scuola normale femminile e si abilitò da maestra elementare nel 1906. Nel 1919 venne nominata aiuto bibliotecaria presso la Biblioteca provinciale di Potenza, durante la direzione di Sergio De Pilato, e collaborò anche con due dei suoi successori, Stefano Nicola Lauria e Ferdinando Tantalo. Negli anni in cui Teresa vi lavorò come bibliotecaria, anche grazie ai suoi studi e agli intensi rapporti istituzionali instaurati con la Soprintendenza bibliografica e la Direzione generale Accademie e biblioteche, la Provinciale definì il proprio impianto biblioteconomico e pose le basi per la professionalizzazione dei servizi bibliotecari. Lo studio della documentazione inedita dell’archivio storico e dell’uso dei servizi al pubblico della Provinciale ha portato alla luce che alla fine del ventennio fascista la bibliotecaria entrò in relazione con un gruppo abbastanza nutrito di internati per motivi politici e razziali, destinati a Potenza e ad alcuni paesi nella sua provincia tra il 1940 e il 1943. Con coraggio e discrezione Teresa accolse in Biblioteca provinciale, oltre ai suoi lettori abituali, una piccola comunità cosmopolita di internati ai quali, in virtù delle leggi vigenti, non era consentito far parte del pubblico delle biblioteche italiane, aiutandoli in piena consapevolezza.
2020
978-88-8458-152-5
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