In un’ottica di economia circolare, il regime della tutela ambientale, attraverso il principio “chi inquina paga”, permette d’istituire prestazioni patrimoniali “imposte” per le quali il fattore “ambiente” non solo è parte integrante della fattispecie imponibile, ma assurge a parametro di determinazione della capacità economica del contribuente. Tuttavia, l’utilizzo dei tributi ambientali, se può favorire politiche di protezione dell’ambiente, non può costituire l’unica tecnica d’intervento per disincentivare i comportamenti inquinanti. Infatti, per contrastare situazioni irreversibili di degrado, si rende necessario adottare ulteriori presidi. Per questo motivo, nella fiscalità ambientale, la nozione di capacità contributiva non può essere intesa in senso meramente statico, ma va ricostruita in maniera dinamica, alla luce di parametri in grado di assegnare rilievo al concorso alla spesa pubblica e di valorizzare, accanto agli indici ritenuti manifestazione di ricchezza concreta, anche “capacitazioni” differenziate, idonee ad esprimere potenzialità economica.
Tassazione ambientale, economia circolare e politiche d’intervento
Parente Salvatore Antonello
2022-01-01
Abstract
In un’ottica di economia circolare, il regime della tutela ambientale, attraverso il principio “chi inquina paga”, permette d’istituire prestazioni patrimoniali “imposte” per le quali il fattore “ambiente” non solo è parte integrante della fattispecie imponibile, ma assurge a parametro di determinazione della capacità economica del contribuente. Tuttavia, l’utilizzo dei tributi ambientali, se può favorire politiche di protezione dell’ambiente, non può costituire l’unica tecnica d’intervento per disincentivare i comportamenti inquinanti. Infatti, per contrastare situazioni irreversibili di degrado, si rende necessario adottare ulteriori presidi. Per questo motivo, nella fiscalità ambientale, la nozione di capacità contributiva non può essere intesa in senso meramente statico, ma va ricostruita in maniera dinamica, alla luce di parametri in grado di assegnare rilievo al concorso alla spesa pubblica e di valorizzare, accanto agli indici ritenuti manifestazione di ricchezza concreta, anche “capacitazioni” differenziate, idonee ad esprimere potenzialità economica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.