In tempi recenti si assiste sempre più frequentemente a un difetto di legittimazione della Pubblica Amministrazione, intesa quale complessivo sistema di enti pubblici, e delle singole pubbliche amministrazioni. Tale disconoscimento di ruolo si acuisce in periodo di crisi, come quello che stiamo vivendo in relazione alla situazione pandemica, determinata dal Covid-19. È, quindi, il caso di riflette sul ruolo della PA nella società. Nessuna istituto umano può esistere nel lungo periodo se la società non gli riconosce la capacità di soddisfare adeguatamente alcuni bisogni umani, collettivi e/o individuali, meglio di quanto possano fare i singoli o altri istituti. L’evoluzione sociale, economica e culturale ha modificato la relazione tra cittadini e PA. Da una concezione che vedeva i cittadini quali amministrati, destinatari di un’offerta indistinta di politiche, progetti, servizi, a una visione nella quale i cittadini sono latori di plurimi, eterogenei e variegati bisogni. Per tal motivo vi è una maggiore rivendicazione dei diritti che derivano dai ruoli, diversi ma interconnessi, che i cittadini rivestono nei confronti della PA: - ruolo proprietario, in quanto i cittadini collettivamente sono detentori del supremo potere volitivo, che esercitano attraverso l’elezione di propri rappresentanti; - ruolo di finanziatori, poiché il funzionamento delle pubbliche amministrazioni è prevalentemente finanziato dai cittadini tramite contribuzioni obbligatorie (tributi, contributi…..), senza una controprestazione diretta e immediata; - ruolo di clienti, in quanto l’azione delle pubbliche amministrazioni è teleologicamente orientata a intercettare i bisogni pubblici, siano essi espliciti o impliciti, e a fornire una efficace risposta, la quale impatti positivamente su di essi.
La creazione di valore pubblico nelle amministrazioni pubbliche locali
A. Nisio
2021-01-01
Abstract
In tempi recenti si assiste sempre più frequentemente a un difetto di legittimazione della Pubblica Amministrazione, intesa quale complessivo sistema di enti pubblici, e delle singole pubbliche amministrazioni. Tale disconoscimento di ruolo si acuisce in periodo di crisi, come quello che stiamo vivendo in relazione alla situazione pandemica, determinata dal Covid-19. È, quindi, il caso di riflette sul ruolo della PA nella società. Nessuna istituto umano può esistere nel lungo periodo se la società non gli riconosce la capacità di soddisfare adeguatamente alcuni bisogni umani, collettivi e/o individuali, meglio di quanto possano fare i singoli o altri istituti. L’evoluzione sociale, economica e culturale ha modificato la relazione tra cittadini e PA. Da una concezione che vedeva i cittadini quali amministrati, destinatari di un’offerta indistinta di politiche, progetti, servizi, a una visione nella quale i cittadini sono latori di plurimi, eterogenei e variegati bisogni. Per tal motivo vi è una maggiore rivendicazione dei diritti che derivano dai ruoli, diversi ma interconnessi, che i cittadini rivestono nei confronti della PA: - ruolo proprietario, in quanto i cittadini collettivamente sono detentori del supremo potere volitivo, che esercitano attraverso l’elezione di propri rappresentanti; - ruolo di finanziatori, poiché il funzionamento delle pubbliche amministrazioni è prevalentemente finanziato dai cittadini tramite contribuzioni obbligatorie (tributi, contributi…..), senza una controprestazione diretta e immediata; - ruolo di clienti, in quanto l’azione delle pubbliche amministrazioni è teleologicamente orientata a intercettare i bisogni pubblici, siano essi espliciti o impliciti, e a fornire una efficace risposta, la quale impatti positivamente su di essi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.