L’ordinanza del Tribunale di Torino, depositata il 28 maggio 2020, offre l’occasione per chiarire entro quali limiti possa essere esercitata, dagli avvocati, nelle aule di giustizia, la libertà di espressione. La tutela della reputazione dei giudici, infatti, richiede una particolare protezione per assicurare che i cittadini abbiano fiducia nel sistema giudiziario e, quindi, non possono rientrare nel perimetro della libertà di espressione nell’esercizio di funzioni giudiziarie espressioni offensive e che intaccano la professionalità del magistrato. Tale conclusione assicura un giusto bilanciamento tra i diritti in gioco ed è conforme agli orientamenti della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha tracciato i parametri da seguire nei casi in cui è in gioco, da un lato, la libertà di espressione degli avvocati e, dall’altro lato, la reputazione dei magistrati nell’esercizio delle proprie funzioni. Ricostruita la giurisprudenza della Corte sarà possibile individuare l’affermazione, sul piano internazionale, di una tutela rafforzata della reputazione dei magistrati anche come elemento per assicurare la protezione del buon funzionamento della giustizia.

Libertà di espressione degli avvocati e tutela della reputazione dei magistrati tra fonti internazionali e diritto interno

Castellaneta, Marina
2021-01-01

Abstract

L’ordinanza del Tribunale di Torino, depositata il 28 maggio 2020, offre l’occasione per chiarire entro quali limiti possa essere esercitata, dagli avvocati, nelle aule di giustizia, la libertà di espressione. La tutela della reputazione dei giudici, infatti, richiede una particolare protezione per assicurare che i cittadini abbiano fiducia nel sistema giudiziario e, quindi, non possono rientrare nel perimetro della libertà di espressione nell’esercizio di funzioni giudiziarie espressioni offensive e che intaccano la professionalità del magistrato. Tale conclusione assicura un giusto bilanciamento tra i diritti in gioco ed è conforme agli orientamenti della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha tracciato i parametri da seguire nei casi in cui è in gioco, da un lato, la libertà di espressione degli avvocati e, dall’altro lato, la reputazione dei magistrati nell’esercizio delle proprie funzioni. Ricostruita la giurisprudenza della Corte sarà possibile individuare l’affermazione, sul piano internazionale, di una tutela rafforzata della reputazione dei magistrati anche come elemento per assicurare la protezione del buon funzionamento della giustizia.
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