Il 230° anniversario dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino ci stimola a riflettere sul primato dell’uomo/persona, nella sua valenza ontologica, giuridica e metafisica. Come evidenziato da René Samuel Cassin, premio Nobel per la pace, promotore e redattore della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, l’umano/persona deve essere assunto come «ideale comune che deve essere raggiunto da tutti i popoli e le nazioni». Nel perseguire questo obiettivo la politica e la scienza dovranno impegnarsi per la democrazia opponendosi ai totalitarismi, ai tecnicismi, a tutto ciò che è dis-umanizzante. Il volume, alla luce di queste pietre miliari dell’umanità e in prospettiva multi/interdisciplinare, propone un agire comune rispettoso dei diritti e con alto senso di responsabilità.
1789-2019. Responsabilità e prospettive dell’homo europaeus nel 230° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
Adriana Schiedi
2022-01-01
Abstract
Il 230° anniversario dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino ci stimola a riflettere sul primato dell’uomo/persona, nella sua valenza ontologica, giuridica e metafisica. Come evidenziato da René Samuel Cassin, premio Nobel per la pace, promotore e redattore della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, l’umano/persona deve essere assunto come «ideale comune che deve essere raggiunto da tutti i popoli e le nazioni». Nel perseguire questo obiettivo la politica e la scienza dovranno impegnarsi per la democrazia opponendosi ai totalitarismi, ai tecnicismi, a tutto ciò che è dis-umanizzante. Il volume, alla luce di queste pietre miliari dell’umanità e in prospettiva multi/interdisciplinare, propone un agire comune rispettoso dei diritti e con alto senso di responsabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.