Il saggio prende in considerazione i rapporti tra la Santa Sede e i principi italiani nella prima età moderna. Roma tende a presentersi come la tutrice della libertà d'Italia e come colei che ha preservato la penisola dagli attacchi dei turchi. In realtà, alcuni pontefici, procedendo all'inglobamento di Ferrara, Urbino, Castro nello Stato della Chiesa si caratterizzarono più come oppressori della libertà d'Italia che come suoi tutori. In ogni caso, a Roma guardavano i principi italiani come al luogo ove era la più grande e fastosa corte della penisola, ove si potevano acquisire ranghi e incarichi di prestigio, ove fosse possibile coltivare un senso di identità italiana che aveva il suo più valido sostenitore nel papa.
Note sui rapporti tra Roma e l'Italia nel XVI e nella prima metà del XVII secolo
SPAGNOLETTI, Angelantonio
2011-01-01
Abstract
Il saggio prende in considerazione i rapporti tra la Santa Sede e i principi italiani nella prima età moderna. Roma tende a presentersi come la tutrice della libertà d'Italia e come colei che ha preservato la penisola dagli attacchi dei turchi. In realtà, alcuni pontefici, procedendo all'inglobamento di Ferrara, Urbino, Castro nello Stato della Chiesa si caratterizzarono più come oppressori della libertà d'Italia che come suoi tutori. In ogni caso, a Roma guardavano i principi italiani come al luogo ove era la più grande e fastosa corte della penisola, ove si potevano acquisire ranghi e incarichi di prestigio, ove fosse possibile coltivare un senso di identità italiana che aveva il suo più valido sostenitore nel papa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.