43. Anfora Dressel 6A

Porzione superiore dell'anfora. Sulla porzione centrale del collo appare, entro cartiglio rettangolare con lettere incavate, il marchio SEX. IVLII/AEQVANI/LAVTI applicato prima della cottura dell’anfora; il testo è distribuito su tre righe con un segno di interpunzione di forma circolare presente per il prenome Sex(ti) riferito all’artigiano (officinator) che ha realizzato il contenitore. Appare, al di sotto del bollo entro cartiglio un segno graffito effettuato dopo la cottura; composto da due linee, una più spessa con andamento verticale e una seconda, meno spessa, obliqua che interseca la precedente, forse a formare un segno anepigrafe a forma di X che risulta di difficile interpretazione a causa dello stato di frammentazione del reperto. Fu probabilmente prodotta nell’area tra Piceno e Sannio e utilizzata per il trasporto di vino anche se alcuni rari tituli picti che citano le salse di pesce, riscontrati su altri contenitori della medesima famiglia, farebbero pensare che, in alcuni casi, queste anfore venissero riutilizzate.