41. Anfora Greco-Italica VIa

Porzione superiore dell'anfora composta da orlo, collo, anse e pare della spalla. La superficie, interna ed esterna, è stata rifinita con la stesa di un ingobbio sottile e non uniforme, di colore giallo, che evidenzia le sottostanti tracce di lavorazione: le rifiniture dell’impasto attorno all’attaccature dell’anse, i segni di avvitamento del tornio, la superficie scabra della carena tra spalla e inizio del corpo. Entro un cartiglio rettangolare appare il bollo TR. LOISIO. Le lettere sono distinte da un punto di distinzione tra il prenome, Tr(ebios), e il nome, Loisios, entrambi di origine osca, riferiti al produttore. La composizione dell’impasto dell’anfora, di colore rossiccio e ricca di inclusi, rimanderebbe ad un generale ambito produttivo magno-greco/siciliano, ma con caratteristiche che restringerebbero il comprensorio all’area campana, forse nel Golfo di Napoli, e quindi anche al territorio dove veniva prodotto il vino che essa conteneva.