Il presente capitolo, partendo da una rilettura critica dei costrutti di identità e alterità, intende affrontare il tema dell’educazione alla differenza, quale presupposto di una pedagogia sub specie harmoniae, capace di decostruire l’ovvio, di superare i confini mentali che separano l’io dall’altro per schiudersi alla dimensione di un incontro autentico nei diversi contesti relazionali caratterizzati da una elevata eterogeneità. L’intento ultimo è delineare una prospettiva epistemologica per l’educazione interculturale, non già come ambito di studio distinto dal sapere pedagogico, ma come linea di ricerca della pedagogia generale contemporanea, nella quale sempre più deve riconoscersi per rintracciare i fondamenti del suo discorso, dei suoi progetti e delle sue prassi.
Io-Altro: oltre il conflitto, per una pedagogia della differenza sub specie harmoniae
A. Schiedi
2021-01-01
Abstract
Il presente capitolo, partendo da una rilettura critica dei costrutti di identità e alterità, intende affrontare il tema dell’educazione alla differenza, quale presupposto di una pedagogia sub specie harmoniae, capace di decostruire l’ovvio, di superare i confini mentali che separano l’io dall’altro per schiudersi alla dimensione di un incontro autentico nei diversi contesti relazionali caratterizzati da una elevata eterogeneità. L’intento ultimo è delineare una prospettiva epistemologica per l’educazione interculturale, non già come ambito di studio distinto dal sapere pedagogico, ma come linea di ricerca della pedagogia generale contemporanea, nella quale sempre più deve riconoscersi per rintracciare i fondamenti del suo discorso, dei suoi progetti e delle sue prassi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.