Nell’ambito delle superfici emerse (circa 13,5 miliardi di ha) circa 1,4 miliardi di ettari sono destinati alle coltivazioni erbacee, colture strategiche per l’alimentazione umana, sia in via diretta, attraverso l’utilizzo delle materie prime, sia per via indiretta, esempio come nel caso delle materie prime destinate alla zootecnia ed all’industria di trasformazione. Da considerare anche la rilevante presenza (circa 3 miliardi di ettari) di superfici destinate alla pastorizia (prati, pascoli e boschi) e le superfici, sempre più crescenti negli ultimi anni, per la produzione di energia. La Puglia possiede una superficie agraria e forestale di 1.350 mila ettari nei quali la destinazione a coltivazioni erbacee è consistente: 650 mila ettari a seminativi, 90 mila ettari a prati e pascoli 100 mila ettari a boschi. Da questa premessa si evince l’enorme importanza strategica che assumono queste colture nelle economie e nelle politiche internazionali. Il manuale è strutturato in tre parti, dimensionate in base all’importanza economica che le colture rivestono a livello regionale: - le colture cerealicole da granella, con particolare attenzione al frumento, orzo, avena; - le colture foraggere, con particolare attenzione agli erbai autunno vernini e ai pascoli; - le colture industriali, con maggior attenzione a girasole, colza e cenni su colture quali barbabietola e pomodoro da industria. Di tutte le colture, si fa comunque una trattazione che tiene in conto che la gestione dell’azienda agricola si intreccia con una serie di problematiche: - produrre con metodi di coltivazione che siano sostenibili sia economicamente ma anche dal punto di vista ambientale, considerando che le risorse naturali non sono rinnovabili. - assicurare la continuità di approvvigionamento, possibilmente senza fluttuazioni negli anni. - garantire un prezzo dei beni di prima necessità che sia conveniente sia per gli imprenditori agricoli che per la popolazione. - garantire la sicurezza dei prodotti in termini salubrità qualitativi e sanitari. Il quaderno nasce quindi con l’intento di fornire agli imprenditori agricoli un supporto e un aggiornamento sulle tecniche di coltivazione, al fine di ottimizzare il reddito degli agricoltori nel rispetto del mandato più ampio oggi affidato agli agricoltori che è quello assicurare il benessere alimentare e sociale delle comunità
Il quaderno di coltivazioni erbacee
luigi tedone
2009-01-01
Abstract
Nell’ambito delle superfici emerse (circa 13,5 miliardi di ha) circa 1,4 miliardi di ettari sono destinati alle coltivazioni erbacee, colture strategiche per l’alimentazione umana, sia in via diretta, attraverso l’utilizzo delle materie prime, sia per via indiretta, esempio come nel caso delle materie prime destinate alla zootecnia ed all’industria di trasformazione. Da considerare anche la rilevante presenza (circa 3 miliardi di ettari) di superfici destinate alla pastorizia (prati, pascoli e boschi) e le superfici, sempre più crescenti negli ultimi anni, per la produzione di energia. La Puglia possiede una superficie agraria e forestale di 1.350 mila ettari nei quali la destinazione a coltivazioni erbacee è consistente: 650 mila ettari a seminativi, 90 mila ettari a prati e pascoli 100 mila ettari a boschi. Da questa premessa si evince l’enorme importanza strategica che assumono queste colture nelle economie e nelle politiche internazionali. Il manuale è strutturato in tre parti, dimensionate in base all’importanza economica che le colture rivestono a livello regionale: - le colture cerealicole da granella, con particolare attenzione al frumento, orzo, avena; - le colture foraggere, con particolare attenzione agli erbai autunno vernini e ai pascoli; - le colture industriali, con maggior attenzione a girasole, colza e cenni su colture quali barbabietola e pomodoro da industria. Di tutte le colture, si fa comunque una trattazione che tiene in conto che la gestione dell’azienda agricola si intreccia con una serie di problematiche: - produrre con metodi di coltivazione che siano sostenibili sia economicamente ma anche dal punto di vista ambientale, considerando che le risorse naturali non sono rinnovabili. - assicurare la continuità di approvvigionamento, possibilmente senza fluttuazioni negli anni. - garantire un prezzo dei beni di prima necessità che sia conveniente sia per gli imprenditori agricoli che per la popolazione. - garantire la sicurezza dei prodotti in termini salubrità qualitativi e sanitari. Il quaderno nasce quindi con l’intento di fornire agli imprenditori agricoli un supporto e un aggiornamento sulle tecniche di coltivazione, al fine di ottimizzare il reddito degli agricoltori nel rispetto del mandato più ampio oggi affidato agli agricoltori che è quello assicurare il benessere alimentare e sociale delle comunitàI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.