Il saggio, prendendo spunto dalle misure elaborate a livello unionale e domestico, focalizza l’attenzione sugli strumenti, sui meccanismi e sugli incentivi di natura tributaria ed extra-tributaria finalizzati ad operare la transizione energetica in chiave ecologica, con particolare riguardo al fenomeno delle “energy communities”, meccanismi di cooperazione, aggregazione e condivisione dell’autoproduzione e del consumo di energia rinnovabile, dotati di particolare flessibilità, da tempo adoperati con successo in altre giurisdizioni, grazie ai quali anche gli utenti di piccole dimensioni, in passato solo consumatori, possono prendere parte in maniera attiva al mercato dell’energia, divenendone produttori. Tali istituti rappresentano una forma di democratizzazione del sistema energetico, realizzata attraverso la comproprietà dei mezzi di produzione dell’energia rinnovabile e la gestione condivisa degli strumenti di distribuzione, per consentire agli utenti di divenire al tempo stesso produttori, consumatori e gestori, in modo da trasformare in un’ottica “green” il mercato dell’energia, ancora oggi alimentato in prevalenza da combustibili fossili ed organizzato secondo una rete di produzione e distribuzione centralizzata. Sebbene nelle intenzioni del legislatore unionale, in un prossimo futuro, le comunità energetiche dovrebbero assumere un ruolo nevralgico nella produzione e nel mercato dell’energia “pulita”, le agevolazioni fiscali e gli incentivi economici elaborati a livello domestico, allo stato attuale, appaiono ancora inadeguati.

Le agevolazioni fiscali e gli incentivi a favore delle «comunità energetiche»

Parente Salvatore Antonello
2022-01-01

Abstract

Il saggio, prendendo spunto dalle misure elaborate a livello unionale e domestico, focalizza l’attenzione sugli strumenti, sui meccanismi e sugli incentivi di natura tributaria ed extra-tributaria finalizzati ad operare la transizione energetica in chiave ecologica, con particolare riguardo al fenomeno delle “energy communities”, meccanismi di cooperazione, aggregazione e condivisione dell’autoproduzione e del consumo di energia rinnovabile, dotati di particolare flessibilità, da tempo adoperati con successo in altre giurisdizioni, grazie ai quali anche gli utenti di piccole dimensioni, in passato solo consumatori, possono prendere parte in maniera attiva al mercato dell’energia, divenendone produttori. Tali istituti rappresentano una forma di democratizzazione del sistema energetico, realizzata attraverso la comproprietà dei mezzi di produzione dell’energia rinnovabile e la gestione condivisa degli strumenti di distribuzione, per consentire agli utenti di divenire al tempo stesso produttori, consumatori e gestori, in modo da trasformare in un’ottica “green” il mercato dell’energia, ancora oggi alimentato in prevalenza da combustibili fossili ed organizzato secondo una rete di produzione e distribuzione centralizzata. Sebbene nelle intenzioni del legislatore unionale, in un prossimo futuro, le comunità energetiche dovrebbero assumere un ruolo nevralgico nella produzione e nel mercato dell’energia “pulita”, le agevolazioni fiscali e gli incentivi economici elaborati a livello domestico, allo stato attuale, appaiono ancora inadeguati.
2022
978-88-495-4821-1
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