Adorno è un autore oramai classico, riferimento irrinunciabile per ricerche di natura filosofica, sociologica, estetica o musicologica. La sua produzione continua a suscitare fascino, disorientamento ed estremo interesse. All’interno di una simile multiforme produzione, le riflessioni sulla musica e sulle sue dinamiche ricoprono una posizione fondamentale. Dalla critica della musica radiofonica a quella del jazz e della pop music, dall’interpretazione di Bach a quella della musica tecnologica, passando per le due scuole viennesi e il romanticismo, l’analisi degli snodi concettuali del suo orizzonte musicologico contribuisce a comporre un quadro articolato, all’interno del quale convivono questioni, temi e personaggi tra loro anche molto diversi. Riproporre le tesi adorniane non significa solo valutarne l’attualità e la validità. Molte di esse, autentiche radiografi e di un’epoca lacerata, lasciano sperare in quell’umanesimo reale vagheggiato da Beethoven e suggeriscono la necessità di rafforzare una ragione critica che il tempo sembra aver assottigliato

Theodor W. Adorno. Musica e pensiero critico

Fronzi, Giacomo
2011-01-01

Abstract

Adorno è un autore oramai classico, riferimento irrinunciabile per ricerche di natura filosofica, sociologica, estetica o musicologica. La sua produzione continua a suscitare fascino, disorientamento ed estremo interesse. All’interno di una simile multiforme produzione, le riflessioni sulla musica e sulle sue dinamiche ricoprono una posizione fondamentale. Dalla critica della musica radiofonica a quella del jazz e della pop music, dall’interpretazione di Bach a quella della musica tecnologica, passando per le due scuole viennesi e il romanticismo, l’analisi degli snodi concettuali del suo orizzonte musicologico contribuisce a comporre un quadro articolato, all’interno del quale convivono questioni, temi e personaggi tra loro anche molto diversi. Riproporre le tesi adorniane non significa solo valutarne l’attualità e la validità. Molte di esse, autentiche radiografi e di un’epoca lacerata, lasciano sperare in quell’umanesimo reale vagheggiato da Beethoven e suggeriscono la necessità di rafforzare una ragione critica che il tempo sembra aver assottigliato
2011
9788857505466
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/388008
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