Il diritto alla felicità rappresenta una tematica ampia e complessa, ma soprattutto individuabile in molteplici ambiti. Un riferimento a tale diritto è ravvisabile innanzitutto nella Costituzione italiana, sia analizzando l’art. 2 e 3 sia considerando il diritto alla felicità come interesse costituzionale trasversale agli altri diritti, considerati come sistema. Anche negli accordi tra Stato e confessioni religiose, ovvero nelle intese, si riesce ad individuare il diritto alla felicità, provando a considerare le stesse come una sorta di catalogo di diritti e di doveri sommersi dalla capacità aggregante ed espansiva del bisogno di felicità e di benessere. Questo contributo si conclude con uno sguardo all’operato di Papa Francesco, il quale si occupa di felicità nelle Encicliche Amoris laetitia e Laudato si’; nella prima il concetto di felicità è strettamente connesso a quello di matrimonio e famiglia, nella seconda il diritto alla felicità viene definito un diritto di tutti, un’aspirazione comune, dal momento che l’essere umano, in quanto creatura di questo mondo, «ha diritto a vivere e ad essere felice».
The right to happiness represents a wide and complex issue, but above all it can be identified in many areas. A reference to this right can be seen first of all in the Italian Constitution, both by analyzing art. 2 and 3 and considering the right to happiness as a constitutional interest transversal to other rights, considered as a system. Even in the agreements between the State and religious confessions it is possible to identify the right to happiness, trying to consider them as catalog of rights and duties submerged by the aggregating and expansive capacity of the need for happiness and well-being. This contribution concludes with a look at the work of Pope Francis, who deals with happiness in the encyclicals Amoris laetitia and Laudato si’; in the first the concept of happiness is closely connected to that of marriage and family, in the second the right to happiness is defined as a right of all, a common aspiration, since the human being, as a creature of this world, «has right to live and be happy».
Il diritto alla felicità tra valori costituzionali e religiosi
Raffaella Losurdo
2021-01-01
Abstract
Il diritto alla felicità rappresenta una tematica ampia e complessa, ma soprattutto individuabile in molteplici ambiti. Un riferimento a tale diritto è ravvisabile innanzitutto nella Costituzione italiana, sia analizzando l’art. 2 e 3 sia considerando il diritto alla felicità come interesse costituzionale trasversale agli altri diritti, considerati come sistema. Anche negli accordi tra Stato e confessioni religiose, ovvero nelle intese, si riesce ad individuare il diritto alla felicità, provando a considerare le stesse come una sorta di catalogo di diritti e di doveri sommersi dalla capacità aggregante ed espansiva del bisogno di felicità e di benessere. Questo contributo si conclude con uno sguardo all’operato di Papa Francesco, il quale si occupa di felicità nelle Encicliche Amoris laetitia e Laudato si’; nella prima il concetto di felicità è strettamente connesso a quello di matrimonio e famiglia, nella seconda il diritto alla felicità viene definito un diritto di tutti, un’aspirazione comune, dal momento che l’essere umano, in quanto creatura di questo mondo, «ha diritto a vivere e ad essere felice».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.