La storicizzazione della visione mostra come siano i dispositivi che veicolano per noi le immagini a determinare dinamiche culturali, antropologiche, sociali, politiche e di genere. Il superficiale – ciò che ha luogo sulla superficie di schermi e dispositivi – si è allontanato irrimediabilmente dall’immaginario della mancanza di contenuti, si può al contrario sostenere che, a differenza di un tempo ormai alle nostre spalle, le superfici non sono più superficiali bensì contengono, accolgono, rilanciano sedimentazioni di contenuti, propongono riappropriazioni di senso, inventano paradigmi inediti: è precipuamente sulla superficie che scorre e mette radici la più recente fase di evoluzione dell’umanità in virtù di queste rappresentazioni incardinate nella ciltura digitale del Nuovo Millennio. Essa custodisce la profondità del nostro tempo, il suo abisso.
Lo statuto dell’immagine nel XXI Secolo
Claudia Attimonelli;Sabino Di Chio
2021-01-01
Abstract
La storicizzazione della visione mostra come siano i dispositivi che veicolano per noi le immagini a determinare dinamiche culturali, antropologiche, sociali, politiche e di genere. Il superficiale – ciò che ha luogo sulla superficie di schermi e dispositivi – si è allontanato irrimediabilmente dall’immaginario della mancanza di contenuti, si può al contrario sostenere che, a differenza di un tempo ormai alle nostre spalle, le superfici non sono più superficiali bensì contengono, accolgono, rilanciano sedimentazioni di contenuti, propongono riappropriazioni di senso, inventano paradigmi inediti: è precipuamente sulla superficie che scorre e mette radici la più recente fase di evoluzione dell’umanità in virtù di queste rappresentazioni incardinate nella ciltura digitale del Nuovo Millennio. Essa custodisce la profondità del nostro tempo, il suo abisso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.