There are not so many studies and researches on ageism in Italy and case reports are also limited. However, the increase of the elderly population is a constant fact in our country, as well as in Europe and throughout the industrially advanced West. In addition, there is a clear minority of experts in psychogeriatrics and fewer and fewer psychologists are interested in the geriatric age at the evaluative, clinical, care-giving, treatment and therapeutic level, when compared to the majority of mental health professionals dealing with other areas, needs, age groups (e.g. developmental age, adolescence or adulthood). Yet the significant increase of elderly subjects entails the presence of health needs, also and above all psychological ones, which have been little considered so far. For this reason, healthcare and mental health professionals are called to make an effort to recognize these needs so that they can be able to calibrate their clinical, care and therapeutic interventions. Ageism, that is the prejudice towards geriatric-age subjects, can also affect people working in the socio-health area, including psychologists. This study, part of a much broader research project, still in its implementation phase, is aimed at providing an initial contribution to the scientific knowledge on the topic of ageism and of its impact on psychologists.

Non sono molti gli studi e le ricerche sull’ageismo in Italia e limitate sono anche le casistiche. Eppure, l’aumento della popolazione anziana è un dato co- stante nel nostro paese, come in Europa e in tutto l’occidente industrialmente avanzato. Gli esperti di psicogeriatria, o coloro che tra gli psicologi scelgono di occuparsi a livello valutativo, clinico, assistenziale, trattamentale, terapeutico, di soggetti in età geriatrica, sono una netta minoranza, rispetto ad aree, bisogni, fa- sce di età, maggiormente frequentati dai professionisti della salute mentale (si pensi alla età evolutiva, all’adolescenza, o alla età adulta). Eppure, l’aumento notevole dei soggetti anziani comporta la presenza di bisogni di salute, anche e soprattutto psicologica, fino ad ora poco considerati e per questo i professionisti della salute e del benessere mentale sono chiamati a fare uno sforzo per ricono- scerli e per poter poi calibrare i loro interventi clinici, assistenziali e terapeutici. L’ageismo, cioè il pregiudizio nei confronti di soggetti in età geriatrica, può ca- ratterizzare anche gli operatori dell’area sociosanitaria, tra cui gli psicologi. Il presente lavoro fa parte di un progetto di ricerca molto più ampio, ancora in fase di implementazione, e vuole rappresentare un iniziale contributo di ricerca di letteratura sul tema ageismo e psicologi.

Ageism and psychologists: Brief narrative review of literature

Rosita Maglie;Claudia Marin
;
Ignazio Grattagliano
2021-01-01

Abstract

There are not so many studies and researches on ageism in Italy and case reports are also limited. However, the increase of the elderly population is a constant fact in our country, as well as in Europe and throughout the industrially advanced West. In addition, there is a clear minority of experts in psychogeriatrics and fewer and fewer psychologists are interested in the geriatric age at the evaluative, clinical, care-giving, treatment and therapeutic level, when compared to the majority of mental health professionals dealing with other areas, needs, age groups (e.g. developmental age, adolescence or adulthood). Yet the significant increase of elderly subjects entails the presence of health needs, also and above all psychological ones, which have been little considered so far. For this reason, healthcare and mental health professionals are called to make an effort to recognize these needs so that they can be able to calibrate their clinical, care and therapeutic interventions. Ageism, that is the prejudice towards geriatric-age subjects, can also affect people working in the socio-health area, including psychologists. This study, part of a much broader research project, still in its implementation phase, is aimed at providing an initial contribution to the scientific knowledge on the topic of ageism and of its impact on psychologists.
2021
Non sono molti gli studi e le ricerche sull’ageismo in Italia e limitate sono anche le casistiche. Eppure, l’aumento della popolazione anziana è un dato co- stante nel nostro paese, come in Europa e in tutto l’occidente industrialmente avanzato. Gli esperti di psicogeriatria, o coloro che tra gli psicologi scelgono di occuparsi a livello valutativo, clinico, assistenziale, trattamentale, terapeutico, di soggetti in età geriatrica, sono una netta minoranza, rispetto ad aree, bisogni, fa- sce di età, maggiormente frequentati dai professionisti della salute mentale (si pensi alla età evolutiva, all’adolescenza, o alla età adulta). Eppure, l’aumento notevole dei soggetti anziani comporta la presenza di bisogni di salute, anche e soprattutto psicologica, fino ad ora poco considerati e per questo i professionisti della salute e del benessere mentale sono chiamati a fare uno sforzo per ricono- scerli e per poter poi calibrare i loro interventi clinici, assistenziali e terapeutici. L’ageismo, cioè il pregiudizio nei confronti di soggetti in età geriatrica, può ca- ratterizzare anche gli operatori dell’area sociosanitaria, tra cui gli psicologi. Il presente lavoro fa parte di un progetto di ricerca molto più ampio, ancora in fase di implementazione, e vuole rappresentare un iniziale contributo di ricerca di letteratura sul tema ageismo e psicologi.
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