Fra i cinque capitoli del denso e coeso volume di Guaragnella, dedicato alla prosa di nuova scienza e agli scambi scientifico-culturali vissuti in profonda amicizia fra il primo Galileo e l’allievo Benedetto Castelli, il quarto appare emblematico per la capacità dello stesso Castelli di innervare su un aureo apologo, ovvero una ‘favola’ nata da una curiosità, acute inserzioni ironico-umoristiche, secondo metodo e stile di confutazione acquisiti e condivisi nella prolungata familiarità con lo scienziato pisano.
Pasquale Guaragnella, Desiderosi del vero. Prosa di nuova scienza dal primo Galileo a Benedetto Castelli, Lecce, Argo, Collana «Biblioteca barocca e dei Lumi», 2021, pp. 272.
Filieri Emilio
2021-01-01
Abstract
Fra i cinque capitoli del denso e coeso volume di Guaragnella, dedicato alla prosa di nuova scienza e agli scambi scientifico-culturali vissuti in profonda amicizia fra il primo Galileo e l’allievo Benedetto Castelli, il quarto appare emblematico per la capacità dello stesso Castelli di innervare su un aureo apologo, ovvero una ‘favola’ nata da una curiosità, acute inserzioni ironico-umoristiche, secondo metodo e stile di confutazione acquisiti e condivisi nella prolungata familiarità con lo scienziato pisano.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.