L’articolo esamina il difficile e contrastato processo di affermazione del ciclismo in Puglia avvenuto in Età Liberale. L’autore, a partire dalla lettura dei primi articoli sportivi pubblicati sui periodici pugliesi dagli anni Ottanta del XIX secolo, ha potuto così individuare quali furono i canali di diffusione della bicicletta, favorita dall’apertura di sodalizi ciclistici, che resero popolare il mezzo di locomozione all’interno della società pugliese. Società e appassionati del ciclo dovettero superare le iniziali ostilità, legate alla propaganda del clero cattolico, che ritraevano la bicicletta come una “carrozza diabolica”, ostile ai ritmi di una società pre-industriale ormai in via di trasformazione. I ciclisti pugliesi furono così protagonisti di un rinnovamento sociale ed economico – la cui efficacia non raggiunse ovunque la stessa portata – che toccò il suo momento più alto con l’inclusione di Bari come tappa del III Giro d’Italia nel 1911.
Pedalando lungo il Tacco d'Italia. Storia e storie del ciclismo in Età liberale in Puglia
Domenico Francesco Antonio Elia
2016-01-01
Abstract
L’articolo esamina il difficile e contrastato processo di affermazione del ciclismo in Puglia avvenuto in Età Liberale. L’autore, a partire dalla lettura dei primi articoli sportivi pubblicati sui periodici pugliesi dagli anni Ottanta del XIX secolo, ha potuto così individuare quali furono i canali di diffusione della bicicletta, favorita dall’apertura di sodalizi ciclistici, che resero popolare il mezzo di locomozione all’interno della società pugliese. Società e appassionati del ciclo dovettero superare le iniziali ostilità, legate alla propaganda del clero cattolico, che ritraevano la bicicletta come una “carrozza diabolica”, ostile ai ritmi di una società pre-industriale ormai in via di trasformazione. I ciclisti pugliesi furono così protagonisti di un rinnovamento sociale ed economico – la cui efficacia non raggiunse ovunque la stessa portata – che toccò il suo momento più alto con l’inclusione di Bari come tappa del III Giro d’Italia nel 1911.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.