Il codice civile entrò in vigore il 1° gennaio 1809 insieme alle leggi del 20-22 maggio 1808 che riformarono il sistema giudiziario del Regno di Napoli adottando l'organizzazione giudiziaria e i codici Francesi. Ministri e Consiglieri di stato napoletani avrebbero voluto un codice civile adattato alle esigenze della nazione napoletana ma Murat, compulsato da Napoleone che riteneva intoccabile la sua creatura giuridica prediletta, approvò la semplice traduzione del code civil. Il contributo ricostruisce le vicende del codice civile napoleonico nel Regno e del faticoso processo di elaborazione di un codice nazionale sul modello francese che sfociò nell'eccellente Codice per lo Regno delle Due Sicilie del 1819 e che ebbe come fasi fondamentali i lavori delle commissioni nominate da Murat nel 1814 e da Ferdinando I nel 1815
Il codice napoleonico nel Regno di Napoli durante il Decennio Francese
francesco mastroberti
2020-01-01
Abstract
Il codice civile entrò in vigore il 1° gennaio 1809 insieme alle leggi del 20-22 maggio 1808 che riformarono il sistema giudiziario del Regno di Napoli adottando l'organizzazione giudiziaria e i codici Francesi. Ministri e Consiglieri di stato napoletani avrebbero voluto un codice civile adattato alle esigenze della nazione napoletana ma Murat, compulsato da Napoleone che riteneva intoccabile la sua creatura giuridica prediletta, approvò la semplice traduzione del code civil. Il contributo ricostruisce le vicende del codice civile napoleonico nel Regno e del faticoso processo di elaborazione di un codice nazionale sul modello francese che sfociò nell'eccellente Codice per lo Regno delle Due Sicilie del 1819 e che ebbe come fasi fondamentali i lavori delle commissioni nominate da Murat nel 1814 e da Ferdinando I nel 1815I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.