A partire dall’ultimo ventennio dell’Ottocento il settore della produzione di paste alimentari ha rivestito un ruolo molto importante nell’economia delle province abruzzesi: la buona disponibilità di materie prime e di energia idraulica ha infatti favorito la diffusione di piccoli pastifici artigianali in tutto il territorio regionale e l’apertura dei collegamenti ferroviari appenninici verso Roma e Napoli ha consentito a queste aziende di affacciarsi sui più importanti mercati nazionali ed internazionali. Sin dai primi decenni del secolo successivo si è andata delineando in Abruzzo una differenziazione tra i pastifici artigianali, caratterizzati da una dimensione ridotta, bassi costi fissi e un mercato prevalentemente locale, e i medio-grandi pastifici industriali, con una struttura produttiva più complessa, capaci di proiettarsi sul mercato europeo e americano. Le alterne vicende del Ventennio, della ricostruzione post-bellica e del miracolo economico, hanno determinato effetti diversi sui piccoli pastifici e sulle grandi industrie pastarie. Mentre i primi sono rimasti ancorati al mercato locale e hanno trovato nello sviluppo urbano nuove nicchie di mercato, i secondi hanno risentito maggiormente degli effetti della congiuntura economica internazionale. I medio-grandi pastifici che hanno superato le crisi degli anni Settanta e dei primi anni Novanta hanno attuato nuove strategie di collocamento del prodotto sul mercato globale avvalendosi anche delle possibilità offerte da nuovi strumenti di marketing e, successivamente, dal commercio elettronico. Negli ultimi decenni si è registrata, infine, una nuova stagione di crescita dei pastifici artigianali che, grazie alle vendite on line, hanno trovato nuovi spazi sui mercati nazionali ed esteri. Attraverso l’impiego di fonti a stampa, di fonti d’archivio, e di studi e ricerche promossi dalle Camere di Commercio delle province abruzzesi, questo lavoro ripercorre le vicende del settore pastario in Abruzzo dalle ultime decadi dell’Ottocento per giungere fino ai dati del censimento industriale del 2011. La ricerca non intende soffermarsi solo sullo studio delle più importanti realtà imprenditoriali locali, ma sarà incentrata sull’analisi dei fenomeni che hanno interessato il settore, con particolare attenzione all’attività svolta dai piccoli laboratori artigianali e alle relazioni commerciali tra le industrie locali e il mercato internazionale.
Dal laboratorio artigiano al mercato internazionale: la produzione di paste alimentari in Abruzzo
DARIO DELL'OSA
2021-01-01
Abstract
A partire dall’ultimo ventennio dell’Ottocento il settore della produzione di paste alimentari ha rivestito un ruolo molto importante nell’economia delle province abruzzesi: la buona disponibilità di materie prime e di energia idraulica ha infatti favorito la diffusione di piccoli pastifici artigianali in tutto il territorio regionale e l’apertura dei collegamenti ferroviari appenninici verso Roma e Napoli ha consentito a queste aziende di affacciarsi sui più importanti mercati nazionali ed internazionali. Sin dai primi decenni del secolo successivo si è andata delineando in Abruzzo una differenziazione tra i pastifici artigianali, caratterizzati da una dimensione ridotta, bassi costi fissi e un mercato prevalentemente locale, e i medio-grandi pastifici industriali, con una struttura produttiva più complessa, capaci di proiettarsi sul mercato europeo e americano. Le alterne vicende del Ventennio, della ricostruzione post-bellica e del miracolo economico, hanno determinato effetti diversi sui piccoli pastifici e sulle grandi industrie pastarie. Mentre i primi sono rimasti ancorati al mercato locale e hanno trovato nello sviluppo urbano nuove nicchie di mercato, i secondi hanno risentito maggiormente degli effetti della congiuntura economica internazionale. I medio-grandi pastifici che hanno superato le crisi degli anni Settanta e dei primi anni Novanta hanno attuato nuove strategie di collocamento del prodotto sul mercato globale avvalendosi anche delle possibilità offerte da nuovi strumenti di marketing e, successivamente, dal commercio elettronico. Negli ultimi decenni si è registrata, infine, una nuova stagione di crescita dei pastifici artigianali che, grazie alle vendite on line, hanno trovato nuovi spazi sui mercati nazionali ed esteri. Attraverso l’impiego di fonti a stampa, di fonti d’archivio, e di studi e ricerche promossi dalle Camere di Commercio delle province abruzzesi, questo lavoro ripercorre le vicende del settore pastario in Abruzzo dalle ultime decadi dell’Ottocento per giungere fino ai dati del censimento industriale del 2011. La ricerca non intende soffermarsi solo sullo studio delle più importanti realtà imprenditoriali locali, ma sarà incentrata sull’analisi dei fenomeni che hanno interessato il settore, con particolare attenzione all’attività svolta dai piccoli laboratori artigianali e alle relazioni commerciali tra le industrie locali e il mercato internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.