Identità e diversità: il problema del riconoscimento della persona portatrice dell’universale

In una società globalizzata, quale la nostra, molteplici sono gli interrogativi sul riconoscimento dell’altro: come i soggetti umani si riconoscono reciprocamente? É possibile l’identità senza l’alterità? Quale l’attenzione alla relazione che l’individuo stabilisce con la prossimità? È proprio su questi interrogativi di grande attualità, in un mondo spesso privo di rapporti interpersonali, che bisogna meditare perché il volto dell’altro, specialmente quando l’altro è il “diverso”, ci interpella e attende risposte per una migliore comprensione del significato di identità, pluralità e diversità che, come tutte le realtà di questo mondo, devono essere attraversate dalla domanda intorno al bene e al male. Il principio del riconoscimento, che è il punto di riferimento regolativo del presente saggio e che è l’ispiratore, deve poter dispiegare la sua universalità anche riguardo alle differenti identità culturali.