“Rosalia”, l’ultimo dei romanzi della raccolta di Enrico Pea curata da Pietro Pancrazi con il titolo “La figlioccia e altre donne” (1953), viene pubblicato per la prima volta nel 1945 su “Il Giornale d’Italia”. L’articolo ricostruisce la genesi del romanzo affiancandola a un altro testo, Vita in Egitto, con cui ha in comune il motivo del viaggio iniziatico. Una breve analisi di “Vita in Egitto”, poi, mostra i punti di tangenza con “Rosalia, in particolare il concetto di noviziato, i termini di esperienza e fantasia, arte e vita, che informano gran parte della produzione di Enrico Pea, e l’interesse particolare per la fede, la famiglia e il ricordo. L’articolo quindi passa in rassegna i personaggi di “Rosalia” (la protagonista, Dalle Piagge, la greca, Tallarico, Van le Neppe, Haggi, Pea, …) descrivendo la struttura narrativa del testo, le principali tematiche (per esempio il rapporto padre-figlio), le affinità con il testo “Solaio” e il significato dell’ambientazione; infine, illustra in modo puntuale l’uso della fantasia, che richiama un’altra opera di Pea (“Magoometto”) e la ‘fola’ con tutte le sue implicazioni e complicazioni legate all’oralità, lo statuto di Pea come personaggio garante-narratore-autore, l’abile uso del punto di vista, il ricorso a un’ampia gamma di variazioni e le influenze letterarie che lambiscono l’opera dell’autore.
“Rosalia”, the last of the novels in Enrico Pea’s collection, edited by Pietro Pancrazi under the title “La figlioccia e altre donne” (1953), was published for the first time in 1945 in “Il Giornale d’Italia”. The article retraces the genesis of the novel, setting it against another text “Vita in Egitto”, both of which share the common motif of the initiatory journey. A brief analysis of “Vita in Egitto” will reveal the similarities with “Rosalia”, in particular the concept of novitiate, the terms of experience and fantasy, art and life, which characterize much of Enrico Pea’s literary production, as well as his particular interest in religious faith, family matters and memory. The article proceeds with an overview of the characters in “Rosalia” (the female protagonist, Dalle Piagge, the Greek woman, Tallarico, Van le Neppe, Haggi, Pea) offering a description of the narrative structure of the text, the main themes (for instance, the father-son relationship), the affinities with the text “Solaio” and the significance of the setting. Finally, provides an accurate illustration of the author’s use of fantasy, which calls to mind another of Pea’s works, (“Magoometto”) and the “fola” (or “tale”), with all the implications and complications deriving from its oral transmission, Pea’s status as guarantor-narrator-author, his skillful use of point of view, his recourse to a wide range of variations and the literary influences that lap the edges of the author’s work.
Annotazioni critiche su "Rosalia" di Enrico Pea (1945)
Tuccini G
2015-01-01
Abstract
“Rosalia”, l’ultimo dei romanzi della raccolta di Enrico Pea curata da Pietro Pancrazi con il titolo “La figlioccia e altre donne” (1953), viene pubblicato per la prima volta nel 1945 su “Il Giornale d’Italia”. L’articolo ricostruisce la genesi del romanzo affiancandola a un altro testo, Vita in Egitto, con cui ha in comune il motivo del viaggio iniziatico. Una breve analisi di “Vita in Egitto”, poi, mostra i punti di tangenza con “Rosalia, in particolare il concetto di noviziato, i termini di esperienza e fantasia, arte e vita, che informano gran parte della produzione di Enrico Pea, e l’interesse particolare per la fede, la famiglia e il ricordo. L’articolo quindi passa in rassegna i personaggi di “Rosalia” (la protagonista, Dalle Piagge, la greca, Tallarico, Van le Neppe, Haggi, Pea, …) descrivendo la struttura narrativa del testo, le principali tematiche (per esempio il rapporto padre-figlio), le affinità con il testo “Solaio” e il significato dell’ambientazione; infine, illustra in modo puntuale l’uso della fantasia, che richiama un’altra opera di Pea (“Magoometto”) e la ‘fola’ con tutte le sue implicazioni e complicazioni legate all’oralità, lo statuto di Pea come personaggio garante-narratore-autore, l’abile uso del punto di vista, il ricorso a un’ampia gamma di variazioni e le influenze letterarie che lambiscono l’opera dell’autore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.