Voce del silenzio, luce sul sentiero. Di altre pagine mistiche tra Italia e Spagna

In questo nuovo libro di Giona Tuccini troviamo in maniera obliqua e sorprendente molte delle idee elaborate in "Spiriti cercanti. Mistica e santità" in Boine e Papini di cui, il presente lavoro, vuole essere il naturale prosieguo. Con lo sguardo sempre partecipe del letterato e del filologo, l’autore esamina stavolta le scritture della Tradizione mistica spagnola che hanno svolto, nell’opera di due grandi poeti primonovecenteschi, una particolare funzione auto-rivelatrice per la formazione del Sé; ma anche una complessa azione svecchiante della cultura coeva, còlta – in queste pagine – nelle sue più mutevoli luci. Per comprendere le tracce della presenza significativa di Ramon Llull, Juan de la Cruz, Miguel de Molinos e Ignacio de Loyola nei lavori di Boine e Papini, Tuccini cerca ora nello spazio della memoria con nuovi viaggi in profondità, ma scende soprattutto alle sorgive del misticismo, sino a ritrovare nel proprio interno quei moti che, a distanza di secoli, ispirarono il pensiero pragmatista e modernista.

This new book on mystical literature represents the fruit of four years of research and runs parallel to the previous "Spiriti cercanti. Mistica e santità in Boine e Papini" ["Wandering spirits. Mysticism and holiness in Boine and Papini"], which here finds its natural conclusion. In this book the author examines the writings of the Spanish mystic tradition which played a particular function in the formation of the Self, in the work of the two great early-twentieth-century Italian poets. In order to understand the traces of the meaningful presence of Ramon Llull, Juan de la Cruz, Miguel de Molinos, and Ignacio de Loyola in the work of Boine and Papini, Tuccini here explores memory in new and profound ways. Returning to the founts of mysticism, he finds those fragments that, centuries later, inspired the poets’ pragmatic and modernist thought.