È attualmente generalmente condivisa l’idea che la medicina si sia "disumanizzata" negli ultimi cinquant'anni. Questo processo, da cui deriva la sfiducia dei pazienti ed il loro crescente risentimento, è legato a diverse cause, da più parti oggi citate: *la preminenza attribuita al ragionamento scientifico rispetto al ragionamento clinico, basato anche sull’anamnesi e sull’esame obiettivo *l'accettazione, da parte della comunità medica, di una verità fondata principalmente su prove statistiche (e derivata dal ricorso improprio all’Evidence Based Medicine), a detrimento della considerazione della singolarità di ogni paziente; * le difficili condizioni di lavoro dei professionisti della salute, prodotte dai tagli del personale, dai turni stressanti e dalla eccessiva « burocraticizzazione ». Questi fattori limitano il tempo da dedicare al colloquio con il paziente e non sono favorevoli allo svolgersi di una comunicazione soddisfacente; * il diffondersi del pensiero e delle pratiche "manageriali" nei contesti sanitari, testimoniato persino dal linguaggio corrente riferito al contesto sanitario : L’Ospedale è diventato “Azienda”, il paziente “utente”… ; * lo sviluppo di tecnologie per la diagnosi e la cura, che mantengono i professionisti lontani dal contatto con il corpo del paziente; la medicina è diventata “scienza tecnologica”, che fonda i suoi progressi sulle nuove indagini diagnostiche, sulla biotecnologia, sull’uso dell’informatica e di internet. ll “sovraccarico tecnologico” la ha privata della sua dimensione umana ed ha soprattutto provocato un progressivo distacco del medico dal paziente. Quasi per controbilanciare questa tendenza, si moltiplicano da tempo i tentativi finalizzati ad avvicinare il medico ai pazienti, alle persone.Questi tentativi si inscrivono nel quadro di una esplicita volontà di «re-umanizzare» la medicina, espressa da correnti di pensiero e tradotta in esperienze pratiche. Saranno qui considerate quelle che concernono il campo di ricerca della pedagogia medica.

Insegnamento e umanizzazione della Medicina

Albano MG
Writing – Original Draft Preparation
2020-01-01

Abstract

È attualmente generalmente condivisa l’idea che la medicina si sia "disumanizzata" negli ultimi cinquant'anni. Questo processo, da cui deriva la sfiducia dei pazienti ed il loro crescente risentimento, è legato a diverse cause, da più parti oggi citate: *la preminenza attribuita al ragionamento scientifico rispetto al ragionamento clinico, basato anche sull’anamnesi e sull’esame obiettivo *l'accettazione, da parte della comunità medica, di una verità fondata principalmente su prove statistiche (e derivata dal ricorso improprio all’Evidence Based Medicine), a detrimento della considerazione della singolarità di ogni paziente; * le difficili condizioni di lavoro dei professionisti della salute, prodotte dai tagli del personale, dai turni stressanti e dalla eccessiva « burocraticizzazione ». Questi fattori limitano il tempo da dedicare al colloquio con il paziente e non sono favorevoli allo svolgersi di una comunicazione soddisfacente; * il diffondersi del pensiero e delle pratiche "manageriali" nei contesti sanitari, testimoniato persino dal linguaggio corrente riferito al contesto sanitario : L’Ospedale è diventato “Azienda”, il paziente “utente”… ; * lo sviluppo di tecnologie per la diagnosi e la cura, che mantengono i professionisti lontani dal contatto con il corpo del paziente; la medicina è diventata “scienza tecnologica”, che fonda i suoi progressi sulle nuove indagini diagnostiche, sulla biotecnologia, sull’uso dell’informatica e di internet. ll “sovraccarico tecnologico” la ha privata della sua dimensione umana ed ha soprattutto provocato un progressivo distacco del medico dal paziente. Quasi per controbilanciare questa tendenza, si moltiplicano da tempo i tentativi finalizzati ad avvicinare il medico ai pazienti, alle persone.Questi tentativi si inscrivono nel quadro di una esplicita volontà di «re-umanizzare» la medicina, espressa da correnti di pensiero e tradotta in esperienze pratiche. Saranno qui considerate quelle che concernono il campo di ricerca della pedagogia medica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/375971
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