Per molti secoli Bari è stata quella parte di città che oggi, nella rappresentazione dei suoi cittadini è Bari Vecchia. Eppure nella rappresentazione diffusa dei baresi, Bari vecchia nasce nell’Ottocento, e più precisamente nel 1813 quando Gioacchino Murat fa costruire il borgo Murattiano, che definisce il nucleo originario della Bari nuova, mercantile e levantina, che prende fin da subito le distanze dal centro storico e dalla sua storia, creando, per differenza, l’immagine della città vecchia come verrà rappresentata nell’immaginario urbano da quel momento in poi. La Bari nuova si affianca a quella antica mantenendone sempre una rigida estraneità. Se, come osservava Aldo Rossi, le città ricordano attraverso i propri edifici, è allo stesso modo che possono scegliere di dimenticare: Bari recide il suo legame con la sua storia passata dividendo il borgo nuovo da quello antico e facendone due città che si giustappongono senza mai integrarsi osmoticamente. Il legame dei baresi con il “centro storico” – quindi Bari Vecchia –, che va tenuto distinto dal “centro” di Bari che nella rappresentazione diffusa è l’ottocentesco borgo Murattiano, che con le sue strade dello shopping e i palazzi istituzionali ha avuto così fin da subito un andamento alterno, problematico e finanche contraddittorio. Le due Bari convivono nello spazio urbano sulla base di una sorta di educata indifferenza. Il saggio muove dall'intento di esplorare questo legame e di coglierne il senso del suo profondo, e ancora irrisolto, mutamento nel tempo.

Bari Vecchia. La città nella città

letizia carrera
2021-01-01

Abstract

Per molti secoli Bari è stata quella parte di città che oggi, nella rappresentazione dei suoi cittadini è Bari Vecchia. Eppure nella rappresentazione diffusa dei baresi, Bari vecchia nasce nell’Ottocento, e più precisamente nel 1813 quando Gioacchino Murat fa costruire il borgo Murattiano, che definisce il nucleo originario della Bari nuova, mercantile e levantina, che prende fin da subito le distanze dal centro storico e dalla sua storia, creando, per differenza, l’immagine della città vecchia come verrà rappresentata nell’immaginario urbano da quel momento in poi. La Bari nuova si affianca a quella antica mantenendone sempre una rigida estraneità. Se, come osservava Aldo Rossi, le città ricordano attraverso i propri edifici, è allo stesso modo che possono scegliere di dimenticare: Bari recide il suo legame con la sua storia passata dividendo il borgo nuovo da quello antico e facendone due città che si giustappongono senza mai integrarsi osmoticamente. Il legame dei baresi con il “centro storico” – quindi Bari Vecchia –, che va tenuto distinto dal “centro” di Bari che nella rappresentazione diffusa è l’ottocentesco borgo Murattiano, che con le sue strade dello shopping e i palazzi istituzionali ha avuto così fin da subito un andamento alterno, problematico e finanche contraddittorio. Le due Bari convivono nello spazio urbano sulla base di una sorta di educata indifferenza. Il saggio muove dall'intento di esplorare questo legame e di coglierne il senso del suo profondo, e ancora irrisolto, mutamento nel tempo.
2021
978-88-6194-517-3
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