Lo scritto si occupa del giudizio di esecuzione nelle forme dell’ottemperanza, senza tralasciare la disamina della complessa tematica del giudicato amministrativo, tuttora riguardata da oscillazioni giurisprudenziali che si accompagnano a diffuse disquisizioni dottrinali. In tale apparato concettuale, l’analisi muove dalle definizioni generali rilevanti in tema di res iudicata, al precipuo scopo di collocarle all’interno del nuovo sistema giustizia amministrativa, proiettato ad assicurare una tutela piena ed effettiva secondo i principi della Costituzione e del diritto europeo, e trarre, sul piano empirico, il punto di equilibrio fra opposte esigenze rappresentate da inesauribilità del potere di amministrazione attiva e portata cogente del giudicato. La disamina della disciplina processuale dell’ottemperanza consente di riflettere sui profili evolutivi che hanno determinato l’attuale fisionomia di un giudizio, avente natura polisemica, che si caratterizza per l’ampiezza del novero dei rimedi attivabili e dei poteri spettanti al giudice, il quale, peraltro, al fine di garantire l’attuazione dei provvedimenti suscettibili di ottemperanza, può nominare come soggetto ausiliario un commissario ad acta.
Il giudizio di esecuzione
Primerano Giuseppe Andrea
2021-01-01
Abstract
Lo scritto si occupa del giudizio di esecuzione nelle forme dell’ottemperanza, senza tralasciare la disamina della complessa tematica del giudicato amministrativo, tuttora riguardata da oscillazioni giurisprudenziali che si accompagnano a diffuse disquisizioni dottrinali. In tale apparato concettuale, l’analisi muove dalle definizioni generali rilevanti in tema di res iudicata, al precipuo scopo di collocarle all’interno del nuovo sistema giustizia amministrativa, proiettato ad assicurare una tutela piena ed effettiva secondo i principi della Costituzione e del diritto europeo, e trarre, sul piano empirico, il punto di equilibrio fra opposte esigenze rappresentate da inesauribilità del potere di amministrazione attiva e portata cogente del giudicato. La disamina della disciplina processuale dell’ottemperanza consente di riflettere sui profili evolutivi che hanno determinato l’attuale fisionomia di un giudizio, avente natura polisemica, che si caratterizza per l’ampiezza del novero dei rimedi attivabili e dei poteri spettanti al giudice, il quale, peraltro, al fine di garantire l’attuazione dei provvedimenti suscettibili di ottemperanza, può nominare come soggetto ausiliario un commissario ad acta.File | Dimensione | Formato | |
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